L'oltraggio a Piazza Duomo
Belluno
Un oltraggio, con la
pista di ghiaccio, ben delineato nei suoi motivi di fondo dal passo che ho
trascritto dal romanzo storico
“La rivolta” di Clara Dupont-Monod
“Si ama una terra perché le si è estranei. E io lo ero. Il nuovo venuto sente
gratitudine verso il paese che lo accoglie e cerca di capirlo. Lo ascolta negli
angoli più sperduti. Nessuno conosce bene un luogo quanto un intruso.
Il nativo non può misurare la propria fortuna.
Si comporta da padrone. Si lamenta. Tutto gli sembra un diritto e non una
fortuna.
Quando ho messo piede in Aquitania, sinceramente, ho provato quella esaltata
riconoscenza. Lo vedevo più forte con regole nuove. Era una minaccia volere l'Aquitania
amalgamata in un insieme unito, quindi invincibile”
Una lettera ai sindaci di Feltre e Belluno (10.08.2022)
Le Amministrazioni di Belluno e Feltre, Feltre soprattutto, hanno sempre perseguito l'obiettivo di avere o consolidare una “presenza universitaria importante” in città. L'obiettivo per entrambe è stato carico di difficoltà, soprattutto di ordine locale, divenute nel tempo insormontabili: Belluno da decenni ha smesso di considerarsi città capoluogo, quindi interessata a sostenere anche l'obiettivo di Feltre che d'altronde ha sempre rifiutato di essere la porta d'orata per l'ingresso nelle Dolomiti. Il cenno appena fatto per indicarvi due testi “Testa Mano Cuore” di David Goohart, edito da Treccani e “Un mondo senza lavoro” di Daniel Susskind Bompiani editore, che potrebbero esservi sfuggiti. I due libri partono dal presupposto che il mondo del lavoro subirà un profondo mutamento complice l'intelligenza artificiale, il mondo dei robot, l'economia circolare. Più e più volte nella vita le persone saranno chiamate a cambiare lavoro. Il ritmo scuola e lavoro subirà una profonda trasformazione. Si tornerà a scuola a trenta quaranta cinquant'anni. L'università, per la formazione post laurea di studenti in età adulta, in questa logica di alternanza, dovrebbe adeguare l'impostazione culturale al nuovo mondo dei media, essere gratuita (in prospettiva capace di retribuire adeguatamente i partecipanti). Parimente per le scuole professionale dove la storia dell'arte dovrebbe avere lo stesso livello della materia specializzante. L 'idea che mi permetto di suggerire è di invitarvi a mettere nel vostro “cantiere-progetti a dimensione provinciale”questi due tipi di scuola chiamando a raccolta le tante associazioni sindacali e imprenditoriali, le università che già si occupano di questo tipo di formazione e la Regione.(In attesa del Governo)
L'Amministrazione Provinciale
inutile e gravemente dannosa
A giorni i tanti consiglieri comunali
della provincia voteranno per il consiglio provinciale, sarà un voto ponderato
Un consigliere porta un numero di voti in base alla consistenza della
popolazione del suo comune. Un voto ,quindi, che si consolida con i due comuni
di Belluno e Feltre.
I portatori d'acqua delle Terre Alte cornuti e beffati. L'alternativa possibile:
la città di Belluno si senta e creda di trarre il suo senso più profondo dalle
Terre Alte.
Belluno sia veramente Capoluogo di Provincia e pretenda le deleghe oggi
assegnate, con danno, all'Amministrazione Provinciale. (si potrebbe anche
pensare ad una legge elettorale simile a quella per i cantoni svizzeri)
Infortuni sul lavoro
Una strage
Infortunio mortale nel cantiere di Rivoli
Massimiliano Paglini: “È una strage silenziosa”
“La strage silenziosa non si ferma e tocca ancora una volta la nostra
comunità bellunese”. Queste le parole di Massimiliano Paglini, segretario
generale della Cisl Belluno Treviso, alla notizia dell’ennesima tragedia sul
lavoro, consumatasi lunedì in un cantiere di Rivoli (Torino), dove un lavoratore
di 65 anni di Longarone è morto precipitando dalla gru che stava
installando.“Alla tragedia - dice Paglini - si aggiunge il dramma di dover
lavorare lontano dalla famiglia per poterla sostenere e di doverlo fare a 65
anni in un cantiere: questa è una follia. Chiediamo a gran voce alla politica e
a tutte le istituzioni di fermare questa carneficina e di affrontare con misure
adeguate quella che ormai è una vera e propria emergenza nazionale. Servono
controlli, azioni di prevenzione, formazione obbligatoria e attenzione da parte
di tutti”.
Zanette Noè
info@Quadernibellunesi.it