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Dalla specificità all'autonomia
Un referendum per l'autonomia della provincia.Se ne parla, si farà.
Ovviamente gli obiettivi sono gli slogans di sempre, per lo più beceri come
gli oroscopi. D'altronde sono 18 milioni gli italiani che credono agli oroscopi.
In regione, intanto, si tenta di licenziare il nuovo statuto: impresa difficile perché in palio,
almeno per i nostri consiglieri regionali, sono solo i voti elettorali da perdere o da conquistare
.
Mancano i partiti. Manca la politica.
In provincia parlano di autonomia gli stessi che in regione parlano di
specificità che accompagnano con la rivedicazione di una gestione locale in campo finanziario, regolamentare e amministrativo di alcuni servizi e poteri oggi locati a Venezia.
Il
potere non può essere delocalizzato,
solo riconosciuto
Delocalizzre è la loro parola d'ordine.
A spese dei cittadini. Delocalizzare è un processo che dovrebbe obbedire al solo criterio di offrire servizi più efficienti ed efficaci ad un costo minore. Si rivendica il contrario!
Detto che non ci pare onorevole essere gente targata dalla "specificità", quasi una tribù da proteggere e che ci basta l'orgoglio di rappresentare la storia millenaria di questa terra nella sua dura ed ineguagliabile bellezza, vorremo suggerire ai nostri consiglieri regionali una solo questione da inserire nello statuto del Veneto:
cerchino i punti di forza più significativi della cultura,del territorio e dell'economia della nostra provincia e li facciano diventare i punti di forza della Regione Veneto.
Lo diciamo amaramente non ne saranno capci! Non hanno neppure gli
strumenti politici, che solo partiti strutturati possono dare, per
raggiungere lo scopo.
Qualche
alternativa
Suggeriamo, allora, più semplicemente,
di impegnarsi su questi temi e rivendicazioni
- Sia riconosciuta ai montanari e alle loro istituzioni la proprietà delle risorse ambientali ecologiche paesaggistiche della terra bellunese.
- Venga fissato un criterio a indice numerico per avviare un processo di riduzione sostanziale del costo della politica.
- Sia implementato un sistema di contrattazione tra regione e autonomie locali sugli obiettivi di qualità che investano i settori dell'istruzione e della salute e dell'ambiente.
- Venga rivendicato un concreto federalismo fiscale
- Siano disposti i criteri per un adeguato processo di sussidiarietà
E
l'autonomia?
Con l'autonomia della provincia,
ove divenga possibile, un solo risultato è certo: 80 % delle risorse andranno alla Val Belluna.
(Abitanti,voti e reddito prodotto). Potremmo suggerire
come unico antidoto uno statuto provinciale, da fare subito perchè
comunque necessario, che garantisca le vallate di montagna.
(Da sempre sosteniamo che la Val Belluna non è montagna)
Belluno,24.12.2010
Noè Zanette
info@quadernibellunesi.it
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Vallata agordina
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Vallata Zoldana
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Vallata feltrina
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L'alpago
M
Auronzo
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