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Autogoverno delle Terre Alte
Sette punti a difesa della nostra
cultura e di uno sviluppo sostenibile
1 - Le Terre Alte che insistono nelle comunità montane dell’Agordino del Cadore del Comelico dell’Alpago e nei paesi del Sovramontino e Lamonese segnano il posto della terra più vicino al Paradiso.
L’essenza della sublime bellezza delle Terre Alte sta nella gente che le abita e che ne ha fatto la storia.
2 – Le Terre Alte sono una risorsa, per chi le abita e per la regione Veneto, che deve essere riscoperta prima sotto l’aspetto culturale poi in quello politico: solo così si potrà avviare una ripresa economica sostenibile per l’intero territorio bellunese.
3 - Chi abita le terre alte non ha bisogno di politiche assistenzialistiche, bensì di recuperare il diritto alla gestione delle proprie risorse ( energia, legno, paesaggio, acqua, aria, terra, arte) per poter contrattare con la pianura (la Val Belluna o la regione o la provincia…) prospettive di crescita condivise.
4 - Solo le Terre Alte possono offrire “un senso di appartenenza” e una logica di sviluppo alla Val Belluna
5 – Tra le risorse delle Terre Alte ha valenza prioritaria l’identità culturale da riconoscere attivando una completa autonomia del sistema scolastico (elementari-medie), anche come incipit per consolidare un processo di sviluppo basato sulla persona e sull’ambiente.
Il riconoscimento di queste scuole come risorsa regionale (per attivare uno sviluppo compatibile) permetterà loro di raggiungere i più alti livelli di qualità
6 – Nelle Terre Alte la Regione dovrebbe implementare un sistema sanitario basato sugli infermieri di condotta e su una totale rimodulazione della professionalità dei medici di famiglia che dovranno essere messi nelle condizioni di portare a guarigione l'ammalato senza deleghe di responsabilità agli specialisti di turno
Questi medici dovranno essere dotati di tutta la sturmentazione necessaria per attivare direttamente tutte le azioni diagnostiche e proporre al paziente le cure necessarie.
I medici di famiglia dovranno essere comandati almeno un mese all’anno a lavorare in strutture ospedaliere.
7 – La qualità della vita nelle Terre Alte è la precondizione per attivare una politica turistica e si misura a partire da un sistema scolastico e sanitario di assoluta eccellenza.(la non eccellenza o la mediocrità in questi ambiti abbrutisce l’ambiente, danneggia, insulta la gente che lo abita )
Noè Zanette
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Giulio Tremonti a Danta di Cadore: - Mettere ordine al posto del caos; |
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Con L'amministrazione Prade il Nevegal diventa risorsa regionale. La nuova Amministrazione di Belluno guidata da Massaro sembra nutrire qualche perplessità nel portare a compimente il progetto "Abitare il Nevegal" dell'amministrazione Prade. Nell'intervista Paolo Gamba sottolinea l'avanzato stato dell'arte, la disponibilità della regione a finanzaire il progetto, ma soprattutto l'importanza che la città di Belluno potrebbe assumemere dall'essere sede di una Università del Turismo che potrebbe aspirare a diventare la più importante d'Italia. |
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Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me D'Alfonso Francesco La legge.Siamo un po' tutti come i farisei. L'esteriorità. Ma Gesù insiste la volontà di Dio non riguarda piatti e bicchieri, ma le donne e gli uomini: non lasciamoci contaminare da questo mondo: infelice l'uomo che confida nell'uomo.La legge di Dio è la legge dell'amore, la legge che guarda prima di tutto al cuore dell'uomo e le sue azioni sono solo una conseguenza di esso. Se la nostra anima è sana, non ci sarà nulla che potrà portarci a al male. |
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La Caminata, palazzo dell'Antica Comunità di Belluno Storia e Arte. Sommario |
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Missionari di S. Carlo Borromeo. La Congregazione dei Missionari di San Carlo - Scalabriniani - è una comunità internazionale di religiosi, fratelli e sacerdoti, fondata a Piacenza, Italia, il 28 novembre 1887 dal beato Giovanni Battista Scalabrini, vescovo. Il mondo a cui la Congregazione è chiamata ad annunciare il messaggio di Cristo e a comunicare la Carità è quello dei migranti e dei rifugiati (nel mondo, questi ultimi, sono 20 milioni) in particolare coloro che per vere necessità esigono una cura pastorale specifica e vivono "più acutamente il dramma delle migrazioni". |
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Terremoto Solidarietà Caristia Morte Di fronte al dramma causato dal terremoto in Emilia un fiume di solidarietà si è riversato in quelle popolazioni. Ancora una volta il Paese ha mostrato il suo lato più bello:l'essere solidali con quelli che soffrono. Una solidarietà, peraltro, che non sempre siamo capaci di riversare su altre situazione parimenti e forse più drammatiche:oggi, in questo stesso giorno nel quale state leggendo questo appunto, moriranno per fame 24.000 bambini: confessiamolo nella nostra quasi totale indifferenza. Lasciamoci, allora, interrogare dalle parole di Piergiorgio da Rold infaticabile animatore di Insieme Si Può di Belluno |
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Quaderni Bellunesi.Laboratorio di cultura e politica della provincia di Belluno Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia" |