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PROVINCIA DI BELLUNO: LA COSTITUZIONE VA SEMPRE SALVAGUARDATA
Da quando è entrato in vigore il decreto salva Italia, mi hanno scritto a più riprese alcuni amministratori per chiedere le ragioni di questa strenua difesa della Provincia di Belluno e delle Province in generale. Tengo a precisare che la battaglia a favore delle amministrazioni provinciali, per un costituzionalista, non è finalizzata al semplice mantenimento dell’ente, ma è l’occasione per richiamare il rispetto della Carta costituzionale ogniqualvolta il legislatore statale decide di intervenire in materia di enti locali territoriali. Sono persuaso, infatti, sulla scia della lezione di Valerio Onida, Presidente emerito della Corte costituzionale, che la Costituzione “non debba inseguire i mutamenti, ma assicurare la stabilità”. Invece, nell’ottica della riduzione della spesa pubblica e della razionalizzazione del sistema delle autonomie locali, il legislatore è intervenuto in modo tale da sacrificare prepotentemente la sfera di autonomia di Comuni e Province, con la conseguenza di trasformarla in un quid “calato dall’alto” e non riconosciuto, a differenza di quanto solennemente dichiarato nel Testo fondamentale. Proprio recentemente, a conferma di questo aspetto, è anche intervenuto il giudice costituzionale per affermare l’idea che la crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo non può giustificare interventi lesivi delle garanzie costituzionali poste proprio a difesa delle amministrazioni comunali e provinciali. Per una zona di montagna come Belluno, la Provincia, se mantenuta come organo con rappresentanza politica di primo livello e se ripensata alla luce dell’autonomia amministrativa e regolamentare attribuita dalla Regione del Veneto con il nuovo Statuto, può assumere un ruolo strategico, in quanto centro di riferimento e di unificazione delle problematiche e delle peculiarità delle singole vallate che la compongono. E proprio in ragione di questo, si presta a essere un interlocutore privilegiato con il governo regionale e statale. Si tratta di un ruolo che, a mio modo di vedere, difficilmente può essere esercitato dalle Unioni di Comuni e dalle Comunità montane, entrambi oggetto di profonde modifiche per opera del legislatore regionale veneto. Sebbene l’intenzione, sul piano dei disegni di legge in discussione, sia quella di rafforzarne ruolo e funzioni, restano organismi limitati alla gestione di una parte del territorio e, come tali, impossibilitati ad avere una visione “sinottica” dell’intera area bellunese e per di più con rappresentanza indiretta. Il rischio, dunque, è quello di una politica “parcellizzata” e non uniforme, soprattutto per l’esercizio di alcuni compiti fondamentali (penso, ad esempio, al piano territoriale di coordinamento, alla viabilità etcc…). Questo, beninteso, non significa rinuncia a intervenire sulle Province, ma che se di razionalizzazione del sistema degli enti locali territoriali si vuole parlare, è opportuno farlo nel rispetto della Carta e a partire dalle funzioni, poiché è qui che si concentrano i maggiori costi.
Daniele Trabucco
Università degli Studi di Padova
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Lamon sbaglia di brutto la procedura per passare al Trentino. Per i proff. Fabio Marino e Daniele Trabucco Lamon ha sbagliato nel proporre una legge costituzione invece che ordinaria per passare al Trentino. Una sconfitta giuridica che si somma a quella poltica già certificata quando Lamon chiese con la forza di un referendum positivo di abbandonare la provincia di Belluno: fu la sconfitta conclamata della classe politica che guidava la l'Amministrazione Provinciale e quella dei consiglieri regionali bellunesi del tempo. |
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Giulio Tremonti a Danta di Cadore (parte seconda) 1° Hanno interpretato la crisi come un ciclo economico e non come rottura di un sistema |
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Lavoro.La riforma Fornero Un convegno di studio a Belluno. I sindacati spesso dimenticano che l' aumento dell'occupazione non avviene per legge, ma ancor più spesso la classe dirigente economico-politica dimentica che è il lavoro che da senso alla vita e che una società solidaristica si costruisce sul e con il lavoro. Ed è arrivata la riforma Fornero: maggiore possibilità di licenziare e flessibilità più contenute nel tentativo di coniugare le ragioni economiche dell'imprenditore e, appunto, le esigenze vitali dei lavoratori che traggono dal rapporto di lavoro i mezzi per il sostentamento proprio e della famiglia, la possibilità di realizzarsi sul piano professionale e personale e il più forte contributo solidaristico, insieme agli imprenditori, per creare nuovi posti di lavoro .. Per iniziativa dell'Avv. Innocenzo Megalli a Belluno un convegno di studio con Vitantonio Lippolis della Direzione Territoriale del Lavoro di Modena, del Dott. Luigi Perina Presidennte della Sezione Lavoro del Tribunale di Vnezia e dell'avv. Aldo Campesan |
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Saranno una sola carne.La bellezza del progetto di Dio sulla coppia. Nelle parole di Francesco D'alfonso sono sottolineati tre punti: - la bellezza del progetto originario di Dio per l'uomo, per la coppia umana.. Il Creatore ha per l'umanità un disegno di gioia e di armonia - Gesù denuncia la durezza di cuore degli uomini, che ha modificato il progetto originario di Dio, e richiama la santità di ciò che Dio ha fatto. - il Verbo si è fatto carne per riconciliare con Dio gli uomini e per rigenerare attraverso la sua passione, morte e risurrezione l'intera esistenza umana chiesa: Informativa |
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La fuga delle quarantenni. I segni della rottura sono ormai evidenti ovunque. Protagoniste di un tale cambiamento di rotta sono soprattutto le donne che hanno tra i 20 e i quarant'anni:vanno meno a messa, scelgono meno il matrimonio religioso, ed in genere esprimono una certa diffidenza verso la capacità educativa degli uomini di religione. Diverso il percorso proposto da don Matteo. Il paradosso dei paradossi è invece il fatto che si moltiplicano ogni anno i catechismi che hanno come presupposto il coinvolgimento delle famiglie. |
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Oltre le vette Metafore uomini luoghi della montagna L'assessore Claudia Alpago-Novello e il Curatore Flavio Faoro presentano la manifestazione bellunese "Oltre le vette", metafore, uomini, luoghi della montagna, che quest'anno giunge alla sua 16^ edizione 2012. L'appuntamento è a Belluno dal 6 al 14 ottobre con un programma ricco di eventi, tra cinema, libri, mostre, convegni e incontri con grandi alpinisti. Inaugurazione a Palazzo Crepadona -- Cubo il 6 ottobre. E novità di quest'anno: "Oltre le vette" uscirà, in diverse occasioni, dai confini del Comune di Belluno, allargandosi a Ponte nelle Alpi per una maggiore vivacità e vivibilità, con la ricchezza che deriva dalla condivisione di luoghi, spazi, eventi di cultura. In questa edizione diventa sempre più importante il rapporto con la più antica rassegna culturale del mondo, il TrentoFilmFestival, che presenta qui una selezione delle sue opere |
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Alle radici della crisi alimentare mondiale.Politiche e speculazioni. La folle corsa dei prezzi è frutto di scelte politiche internazionali sbagliate e di mostruose speculazioni. Da Rold elenca: - L'alimentazione animale. In america il 50 % del mais viene trasformato in mangimi - La produzione di metanolo per le auto fatta con i cereali - Il funzionamento di centrali elettriche , ma anche stufe familiari, alimentate a mais. - Lo spreco di cibo - in Italia il cibo gettato in discarica potrebbe alimentare 40 milioni di persone - La crminale speculazione finanziaria in borsa giocata sulla fame di un miliardo di persone Ma elenca anche le le risorse umane, culturali ed economiche per reagire:" insieme si può" |
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Quaderni Bellunesi.Laboratorio di cultura e politica della provincia di Belluno Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia" |