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Poesia Bellunese
Da
"A modo mio"
di Piergiorgio Da Rold

.

Questa notte ho dormito poco.
Eppure il letto era comodo e la stanza confortevole.
Eppure ero molto stanco e non vedevo l’ora di riposare un po’.
Eppure avrei voluto cancellare per qualche ora dalla mente 
                                                      gli orrori visti oggi.
A tenermi sveglio sono stati
   il pianto dei bambini,
   i colpi di tosse degli ammalati,
   il parlare sommesso delle donne.
A tenermi sveglio sono stati 
   gli occhi impauriti dei bambini,
   gli sguardi disperati delle mamme 
   dai seni ormai avvizziti,
 i volti rassegnati delle 7.000 persone,
che hanno dormito nell’ospedale. 
         i più fortunati sul cemento,
         i ritardatari sulla nuda terra.
A tenermi sveglio sono state 
  le stupende canzoni di benvenuto degli studenti
  le accorate richieste di aiuto de degli  degli adulti,
  i ringraziamenti che  passavano di bocca in bocca.
“Afuoio, afuoio matek”
(Grazie, grazie tante)
Grazie per essere venuti fin quassù,
               dove nessuno vuol venire,
               dove si muore a causa della guerra,
               della fame,
               dell’Aids,
              
dell’indifferenza del mondo.
Sì, questa notte ho dormito poco, 
ma so che potrò recuperare domani il sonno perduto.
Per la gente di Kalongo, invece,
domani sarà un’altra giornata da vivere
con gli occhi bene aperti,
in attesa di una nuova notte di veglia e di paura.



Nel Nord Uganda ho visto all’opera i quattro cavalieri dell’Apocalisse.
Davanti a tutti, forte dei suoi 17 anni di vita, cavalcava GUERRA.
Il suo passaggio era segnato da villaggi bruciati,morti e feriti,
gente terrorizzata che correva 
a rifugiarsi negli ospedali e nelle missioni,
giovani mutilati dalle mine antiuomo,
bambini costretti ad imbracciare i fucili,
bambine violentate dai guerriglieri.
Lo seguiva FAME che lasciava dietro di sé
mamme dai seni svuotati,
bambini dai ventri gonfi,
uomini ormai stanchi di combattere contro 
                                   l’ennesima carestia.
Ma ecco sopraggiungere, più spietata che mai, MALATTIA.
Sfruttando il lavoro già fatto da GUERRA e FAME,
infieriva sui più deboli con malaria,diarrea, tubercolosi, Aids, Ebola.
I tre cavalieri hanno potuto agire indisturbati e colpire ovunque, solo grazie a NESSUNO.
Il compito del quarto cavaliere è
tenere lontani i giornalisti e le televisioni,
rassicurare i “grandi della Terra” ,
minimizzare le necessità,
scoraggiare le organizzazioni internazionali di aiuto.
NESSUNO finora ha fatto un ottimo lavoro.
Per il mondo la guerra civile nel Nord Uganda non c’è mai stata,
la fame non esiste,
il milione di profughi “un problema interno”,
le vittime delle mine antiuomo “effetti collaterali”.
NESSUNO è forte,
NESSUNO è potente.
NESSUNO permetterà a GUERRA, FAME e MALATTIA di vincere.
A meno che…
QUALCUNO non rompa il silenzio gridando al mondo
lo scandalo di una guerra dimenticata,
la sofferenza di un milione di persone,
la voglia di vivere di un popolo.


 

 


Oggi è stata proprio una giornata fortunata
per i 50.000 profughi di Kalongo.
Oggi i ribelli non hanno attaccato il villaggio,
nessun ragazzo è stato costretto a diventare soldato,
nessuna ragazza è stata rapita e violentata.

Oggi è stata proprio una giornata fortunata
per le 7.000 persone che da un anno dormono nel cortile dell’ospedale.
La notte scorsa non è piovuto
e tutti hanno potuto riposare all’asciutto.
Oggi è stata proprio una giornata fortunata
per i bambini di Kalongo.
Un camion ha portato 500 coperte, un po’ di cibo, qualche quaderno.
La prossima notte solo 9 bambini su 10 tremeranno dal freddo;
domani 500 malnutriti riceveranno un bicchiere di latte;
nei prossimi giorni 7.000 studenti, che frequentano le lezioni sotto gli alberi,
potranno sostenere gli esami di fine anno.
Sì, oggi è stata proprio una giornata fortunata
per la gente di Kalongo.
Una di quelle giornate da segnare sul calendario.
Peccato che nelle misere capanne di fango e paglia,
non ci sia nessun calendario a scandire il passare dei giorni.
I rossi bagliori di un magnifico tramonto
disegnano ombre minacciose sui volti,
ma accendono anche una luce negli occhi.
La speranza che domani
sia un’altra giornata fortunata.
Quella che porterà, finalmente,
la PACE.





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Nel Nord Uganda ho visto all’opera i quattro cavalieri dell’Apocalisse.
Davanti a tutti, forte dei suoi 17 anni di vita, cavalcava GUERRA.
Il suo passaggio era segnato da villaggi bruciati,morti e feriti,
gente terrorizzata che correva 
a rifugiarsi negli ospedali e nelle missioni,
giovani mutilati dalle mine antiuomo,
bambini costretti ad imbracciare i fucili,
bambine violentate dai guerriglieri.
Lo seguiva FAME che lasciava dietro di sé
mamme dai seni svuotati,
bambini dai ventri gonfi,
uomini ormai stanchi di combattere contro 
                                   l’ennesima carestia.
Ma ecco sopraggiungere, più spietata che mai, MALATTIA.
Sfruttando il lavoro già fatto da GUERRA e FAME,
infieriva sui più deboli con malaria,diarrea, tubercolosi, Aids, Ebola.
I tre cavalieri hanno potuto agire indisturbati e colpire ovunque, solo grazie a NESSUNO.
Il compito del quarto cavaliere è
tenere lontani i giornalisti e le televisioni,
rassicurare i “grandi della Terra” ,
minimizzare le necessità,
scoraggiare le organizzazioni internazionali di aiuto.
NESSUNO finora ha fatto un ottimo lavoro.
Per il mondo la guerra civile nel Nord Uganda non c’è mai stata,
la fame non esiste,
il milione di profughi “un problema interno”,
le vittime delle mine antiuomo “effetti collaterali”.
NESSUNO è forte,
NESSUNO è potente.
NESSUNO permetterà a GUERRA, FAME e MALATTIA di vincere.
A meno che…
QUALCUNO non rompa il silenzio gridando al mondo
lo scandalo di una guerra dimenticata,
la sofferenza di un milione di persone,
la voglia di vivere di un popolo.

 

 

 


 

 

 

 

 

Ma ecco sopraggiungere, più spietata che mai, MALATTIA.
Sfruttando il lavoro già fatto da GUERRA e FAME,
infieriva sui più deboli con malaria,diarrea, tubercolosi, Aids, Ebola.
I tre cavalieri hanno potuto agire indisturbati e colpire ovunque, solo grazie a NESSUNO.
Il compito del quarto cavaliere è
tenere lontani i giornalisti e le televisioni,
rassicurare i “grandi della Terra” ,
minimizzare le necessità,
scoraggiare le organizzazioni internazionali di aiuto.
NESSUNO finora ha fatto un ottimo lavoro.
Per il mondo la guerra civile nel Nord Uganda non c’è mai stata,
la fame non esiste,
il milione di profughi “un problema interno”,
le vittime delle mine antiuomo “effetti collaterali”.
NESSUNO è forte,
NESSUNO è potente.
NESSUNO permetterà a GUERRA, FAME e MALATTIA di vincere.
A meno che…
QUALCUNO non rompa il silenzio gridando al mondo
lo scandalo di una guerra dimenticata,
la sofferenza di un milione di persone,
la voglia di vivere di un popolo.

 

 

 

 

 

 

 


    


A

UNA GIORNATA FORTUNATA

Kalongo, luglio 2003

 

 







 

 



 

(

 

 

 

   

 

   

 


 

 

 

Questa notte ho dormito poco.
Eppure il letto era comodo e la stanza confortevole.
Eppure ero molto stanco e non vedevo l’ora di riposare un po’.
Eppure avrei voluto cancellare per qualche ora dalla mente gli orrori visti oggi.

 

 

 

 

 

 

 


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Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia"