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Pensiero debole
La provincia di Belluno non è uguale alle altre. Così titolava un giornale locale la scorsa settimana. Lapalissiano! Neppure Treviso è uguale a Venezia. Due colonne per un articolo di fondo, che voleva dimostrare come il territorio abbisognasse di un Ente Provincia, nella sua veste tradizionale, un articolo tutto intriso non solo di una cultura ormai meridionalizzata, ma soprattutto di una evidentissima incapacità di cogliere i punti di forza di un territorio, le sue enormi ricchezze, le capacità della sua gente e quindi il suo ruolo nelle Regione Veneto. Un’autostima per il proprio territorio così bassa cui manca solo un “purtroppo noi viviamo qui, aiutateci!”
UN RUOLO INUTILE E DANNOSO
L’articolo termina con un esempio: " i comuni hanno potuto organizzare spettacoli e appuntamenti grazie a Provincia Spettacolo che ha sostenuto oneri e spese". Un ruolo, sottintende l’articolo, che potrebbe essere cancellato dalla riforma Monti. Dovessimo mantenere un apparato pubblico per questo o simili ruoli non solo fa ridere, ma è proprio il ruolo che la provincia non avrebbe mai dovuto gestire se solo fosse stata guidata da personalità con un minimo di cultura politica.
I NOSTRI CONSIGLIERI REGIONALI
Per ritornare all’articolo, da cui siamo partiti, si deve pur dire che rappresenta appieno la cultura politica dei nostri rappresentanti in regione, una cultura impregnata di pensiero debole, declinante, meridionalizzato che ha portato "la specificità della montagna" nello statuto della Regione.
Accontentiamoci!
Pagheremo qualche apparato pubblico in più con i soldi che avremmo potuto dedicare allo sviluppo.
Pazienza!
Infine il giornalista de " La provincia di Belluno non è uguale alle altre" declina anche un’ altra idea: rispetto alle altre province noi non avremmo un capoluogo di dimensione e risorse adeguate per supportare il resto del territorio sotto l’aspetto politico e culturale. L’articolista ha trattenuto le lacrime vedendo la nostra povertà!
Spero che la campagna elettorale in corso per Belluno e Feltre possa innescare un momento di orgoglio che sappia almeno guardare il cielo e ringraziare: ci ha dato la possibilità di abitare il posto più vicino al paradiso, a dispetto dei giornali e dei giornalisti.
Zanette Noè
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Domenica delle Palme. Con la sesta domenica di Quaresima, la Domenica delle Palme,inizia la settimana santa culminante nel triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto. La domenica rievoca l'ingresso di Gesù in Gerusalemme 6 giorni prima della Pasqua. Allora la gente acclamò. "Osanna nell'Alto dei cieli, gloria a te che vieni pieno di bontà e misericordia".
Ne vangelo udremo la parola di Gesù: non c'é amore più grande di chi da la vita per i propri amici.Un invito per noi |
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Fondazione Teatri delle Dolomiti. Passuello candida il comune di Belluno ad un ruolo provinciale Belluno deve dare senso al suo essere Capoluogo di provincia. Anche nel campo dell'arte e della cultura che possono trascinare un progetto di crescita turistica anche per le Terre Alte. Ma prima, sostiene Maria Grazia Passuello, bisogna consolidare, in un ambito del tutto pluralistico, la situazione gestionale della Fondazione Teatri delle Dolomiti. |
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Piandzé putei,tosete inamorade
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Viaggiatori inattesi di Carlo Lepri Un libro sulla disabilità. E, una volta giunto l'inatteso, si dovrà essere capaci di rivedere le nostre teorie e idee più che far entrare con il forpice il fatto nuovo nella teoria incapace di accoglierlo. Edgar Morin. |
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Dal discorso di Benedetto XVI al Parlamento Tedesco l cristianesimo non ha mai imposto ne allo stato ne alla società un un diritto rivelato, a differenza di altre fedi religiosi come l'Islam. La coscienza è in grado di riconoscere l'intelligenza e la giuastezza della legge solo se in piena liberta si apre al linguaggio dell'essere, all'ordine delle relazioni umane fondate sulla legge naturale |
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Impatto ambientale:popolazione stile di vita tecnologie energia. Si continua ad affermare che siamo in troppi.La cultura moderna, frutto di interessi ben individuati, vuole imporre la limitazione delle nascite. Ma la produzione agricola sarebbe sufficiente per il doppio della popolazione. Se sparissero dalla terra 5 miliardi di persone, quelle che vivono nel terzo mondo naturalmente, l'impatto ambientale negativo sulla terra non migliorerebbe che di un 14%. Attualmente, infatti, il 20 % della popolazione usa, consuma e spreca l'86% delle risorse ambientali, energetiche e tecnologiche. Si impone un nuovo stile di vita |
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La fuga dei talenti. Manca la meritocrazia. Valgono le relazioni, le amicizie. Forse manca la responsabilità verso se stessi, in chi si macchia di nepotismo, ma in questo modo la catena che trascina al fondo, verso la mediocrità assoluta diventa sempre più grande: da demerito a demerito più grande.Questo ci è parsa l'essenza del libro di Sergio Nava. Poi ci sono le imprese che vivono dello Stato che credono di non aver bisogno di innovare. E i giovani soprattutto i veneti e i lombardi vanno all'estero: dalla Germania agli Stati Uniti. Sono storie veramente da leggere, una informazione che dovrebbe essere patrimonio di tutti. |
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Quaderni Bellunesi.Laboratorio di cultura e politica della provincia di Belluno Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia" |