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LA RINUNZIA DI PAPA BENEDETTO XVI:
TRA LE “PIEGHE” DEL DIRITTO CANONICO
La notizia ha colto tutti di sorpresa sia perché costituisce un fatto storico di enorme portata, sia perché inaspettata benché fossero circolate voci in tal senso.
Nella storia della Chiesa sono cinque i pontefici che hanno abdicato, per scelta o per costrizione: Clemente I, Papa Ponziano, Benedetto IX, Celestino V e Gregorio XII nel 1415. Per il Codex iuris canonici del 1983 ora in vigore, la Sede Apostolica diviene vacante alla morte del Pontefice o nel caso in cui il medesimo rinunci all’ufficio. Benedetto XVI ha deciso che, dalle ore 20:00 del 28 febbraio 2013, rinunzierà al suo ministero di supremo pastore della Chiesa cattolica.
In base al diritto canonico, la plenitudo potestatis del Pontefice, derivando direttamente dal Cristo, non è revocabile da alcuna umana potestà ed è, di regola, tale per tutta la vita del Pontefice medesimo. L’assunzione del munus, ossia dell’incarico, ha fatto notare il prof. Sandro Gherro, illustre canonista ed ecclesiasticista dell’Università degli Studi di Padova, si concretizza al momento e in ragione della sua accettazione, cioè dipende dalla volontà di chi è eletto in Conclave.
Risulta, allora, evidente come solo questa volontà possa rinunciare all’ufficio.
Circa la manifestazione, non sono richieste né forma, né pubblicità, è sufficiente che l’atto sia recepito come espressione di volontà autentica e non coartata; riguardo, invece, la libertà, questa non solo non ammette alcuna disciplina legislativa (la legge, ad esempio, non potrebbe fissare un’età per la cessazione del munus), ma presuppone anche l’assenza di qualunque condizionamento psichico e psicopatologico (cfr., S. GHERRO, Diritto Canonico, Vol. I, Padova, Cedam, 2008, pp. 174-176). L’efficacia dell’atto va ricondotta, dunque, proprio alla ricezione della manifestazione di volontà senza che questo possa ritenersi revocabile, poiché chi lo concretizza si spoglia di ogni potere inerente al munus.
Con la rinunzia, si apre la fase della Sede Vacante durante la quale, come recita il canone 335, “nihil innovetur” (lett. nulla deve essere modificato).
Al Collegio dei Cardinali, l’organo cui spetta la successione del Pontefice, è affidato solo il disbrigo degli affari ordinari e di quelli indilazionabili, fermo restando che esso non ha alcuna potestà o giurisdizione sulle questioni spettanti al Papa. Il Cardinale Decano, Angelo Sodano, dovrà convocare il Conclave per la data decisa dalle Congregazioni generali preparatorie (riunioni quotidiane dei cardinali presiedute dal Decano): tale data, come prevede la Costituzione apostolica di Giovanni Paolo II, Universi Dominici Gregis, relativa all’elezione del Pontefice, deve essere ricompresa tra il quindicesimo e il ventesimo giorno successivi alla vacanza della Sede Apostolica.
di Daniele Trabucco Università degli Studi di Padova
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Le multinazionali della Carità. La raccolta fondi per cooperare allo sviluppo delle persone e dei paesi in condizioni di povertà oggi è minacciata non solo dalla crisi economica, ma anche e soprattutto da una modalità operativa delle muntinazionali ONG che taglia alle radici il significato stesso di cooperazione e di volontariato. Fino a qualche hanno fa, ci dice Piergiorgio Da Rold il limite ideale delle spese sostenute dalle organizzazioni caricatevoli per la raccolta fondi, non doveva superare il 30% del ricavato. Oggi la percentuale si è ribaltata il 70 % va per le spese di organizzazione e solo il 30 % ai poveri. Ma c'é una alternativa! |
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Come cambia il modo di credere dopo il Concilio Vaticano II.
Non è facile capire come oggi, nella Chiesa, anche in ambienti di non piccola responsabilità istituzionale, si voglia far passare il Concilio Vaticano II come una "disgrazia", con un effetto di grave disorientamento per tutto il corpo ecclesiale.
Soprattutto per la liturgia occorrerebbe più di una "giornata della memoria" per recuperare il senso della "grazia" e dell'"orientamento" che il Vaticano II ha rappresentato. Questi anni anniversari (ben 4, dal 2012 al 2015) sono la occasione più propizia per recuperare appieno il senso di quanto è accaduto, senza dimenticare, tuttavia, che oggi di fronte al Concilio si trova una generazione che non ha conosciuto nulla di ciò che era prima, durante e anche immediatamente dopo il Concilio. Questo è, anzitutto per la liturgia, una contesto di cui dobbiamo tener conto in modo esplicito. |
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Le imprese bellunesi protestano. Un paese senza credito, compresso dal fisco, prosciugato dagli enormi sprechi della Pubblica Amministrazione ha messo in liquidazione migliaia di imprese ha tolto ai giovani ogni possibilità di lavoro, e reso appetibile nel mercato internazionale la propria ricchezza, Un errore macroscopico del Governo italiano e dell'Europa. La crisi provocata dalla finanza internazionale andava combattuta tagliandole le unghie e le mani rapaci: ma i suoi interessi hanno avuto buoni protettori. Le medie e piccole imprese bellunesi rappresentate da Confcommercio, Confartigianato e Appia hanno manifestato la loro rabbia il 28 gennaio scorso presentando in Camera di Commercio un documento unitario sulla situazione della provincia. |
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Dolomiti naturalmente 45 itinerari tra Ampezzo,San Vito, Centro Cadore Auronzo Comelico Il testo con i 45 itinerari proposti da Paolo Salvini, alcuni per esperti con sentieri attrezzati, altri invece misurati sulla famiglia dove anche il bambino potrà iniziare a vivere la montagna, offre l'occasione all'escursionista di cogliere alcuni aspetti naturalistici geologici, storici e geografici legati al sentiero che sta percorrendo |
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In ricordo di Rodolfo Entilli presidende della Sezione CAI di Belluno.Un amico Rodolfo Entilli fu presidente della Sezione Cai di Belluno dal 1993 al 1999. Nel video una intervista che abbiamo realizzato al Bivacco Dalla Bernardina dopo una escursione alla Gusela.Con lui possiamo dire che la montagna è veramente Casa nostra. Lo è per chi ama la montagna non in modo estetico ma attraverso gli sguardi, l'umanità delle persone che si accompagnano salendo:solo così si puo veramente dire che le nostre montagne, che il bellunese è il posto più vicino al paradiso.Proprio quel Paradiso dal quale oggi può guardarci con quel suo sguardo sempre sereno sempre amichevole, sempre paziente come lo fu quando accompagnò le nostre fatiche nel salire alla Gusela. |
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Eccomi,manda me! Dio chiama per affidare all'uomo un compito. A Isaia, ai discepoli, è affidato il compito della testimonianza della Parola. Nel testo paolino, tratto dalla prima lettera ai Corinzi, Paolo si presenta come annunciatore del Vangelo di salvezza, ricorda il nucleo del messaggio cristiano, il Kerigma, cioè la morte, e dunque l'incarnazione, e risurrezione del Signore, riporta le testimonianze di coloro che lo hanno incontrato risorto e rivendica il proprio ruolo di Apostolo, nonostante la sua indegnità. Tutto in lui è opera della grazia. Ma Paolo fa la sua parte: aderisce con tutta la sua vita alla missione affidatagli da Cristo: "... ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me" |
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I figli problema o risorsa per la famiglia cristiana.Il punto di vista della Chiesa. Nella cultura cristiana il figlio è considerato un dono di Dio: "Ho acquistato un uomo dal Signore" (Gen 4,1, leggiamo nel libro della Genesi. Il suo arrivo è ritenuto una festa, accolto da tutti come una benedizione, sebbene questo atteggiamento non sia sempre stato ispirato da motivazioni disinteressate: talvolta il figlio era considerato una benedizione perché era ricchezza per il futuro, o espressione, prova della propria virilità. |
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Quaderni Bellunesi.Laboratorio di cultura e politica della provincia di Belluno Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia" |