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Le Terre Alte della provincia danno senso alla Città Capolugo
La formazione dei medici di pronto soccorso
La magistratura soffia in modo asfissiante e pericoloso
sui medici.Pericoloso per i pazienti oltre che per i medici.
Meraviglia che l'Ordine dei Medici se ne occupi solo per denunciare la situazione e non per proporre quelle procedure di formazione continua che da sole potrebbero dare garanzie al paziente e al medico nell'esercizio della sua professione
Esempio il pronto soccorso in ospedali che servono le Terre Alte. Pieve di Cadore.
La platea dei possili utenti è troppo bassa per garantire ai medici che vi lavorano la possibilità di aggiungere l'esperienza alla loro dote professionale maturata sui libri e sulle conferenze
Un medico senza o con scarsa esperienza è solo un laureato!
La proposta che Quaderni fa da tanti anni è quella di imporre ai medici di pronto soccorso delle Terre Alte di lavorare almeno un mese all'anno in una grande strutture ospedaliera come Treviso, Verona o Padova. Lo diciamo per Pieve di Cadore. Ma per esperienza dovremmo dirlo anche per Belluno.
L'infermiere di famiglia e di comunità nelle Terre Alte
Ne parliamo da Belluno convinti che la nostra città tragga senso, quindi possibilità di vita e di progetto per una crescita sociale, culturale ed economica proprio dalle Terre Alte, meglio dalle popolazioni che abitano quelle terre.
Vogliamo contrastare con forza la cultura che vorrebbe le Terre Alte come parco giochi per la gente di pianura.
Crediamo che la sublime bellezza di quelle terre la si possa vedere realmente solo attraverso gli occhi di chi le abita, che mostrano una storia che non vogliamo dimenticare,
che crediamo abbia ancora moltissimo da insegnare, che vogliamo punto di forza per una crescita delle genti venete.
Un ulteriore tassello per dare concretezza al nostro assunto e riparare anni di dissennata politica in tema di prevenzione e salute in montagna è l'infermiere di famiglia e comunità di cui
chiediamo l'istituzione all'ULSS di Belluno. Crediamo che le competenze, le capacità tecniche e il ruolo che l'infermiere può gestire, possano sorreggere una politica innovativa per la gente di montagna.
Il ruolo e professionalità dei medici di famiglia
nelle Terre Alte
Da sempre Quaderni propone alla politica di affrontare eriamente il tema della professionalità dei medici di famiglia con particolare riferimento alle Terre Alte della nostra provincia.
In sintesi abbiamo chiesto che i medici di famiglia da soli o in una associazione locale abbiano:
- La capacità e l'attrezzatura necessaria a mettere in sicurezza il malato grave
- la disponibilità e la conoscenza necessaria per fare tutti gli esami diasgnotici di laboratorio (a esclusione di tac e risonanza e simili).
- la disponibilità ad un percorso di aggiornamento professionale lavorando nelle corsie degli ospedali per almeno un mese all'anno.
(senza questo tipo di formazione e senza le attrezzature diagnostiche necessarie non dovrebbe essere concesso l'accreditamento da parte dell'ULSS a nessun medico).
Qualcuno lo dica ai Sindaci delle Terre Alte!
Qualcuno lo ricordi al direttore generale dell'ULSSn.1
Noè Zanette
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