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Aborto.
Giuliano Ferrara
all'Università di Madrid
La lista di
Giuliano Ferrara
alle politiche 2008
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La lista di Giuliano
Ferrara non intende portare al centro del dibattito politico l'aborto
solo in quanto tale, come se il ricorso a tale pratica fosse
indipendente da mille altre problematiche. Si abortisce, si rinuncia ad
un figlio, infatti, per molto motivi, non ultimi la cultura
individualista e consumista che caratterizza la nostra società,
insieme all'idea per cui un figlio è solo un problema della
donna, di cui l'uomo non si occupa, se non per evitare
l'ignominia o il disonore.
Oggi si abortisce perchè si è soli dinanzi ad una gravidanza
indesiderata; perchè la società non ama farsi carico dei bisogni dei
singoli; perchè la figura del padre è spesso deresponsabilizzata e
delegittimata; perchè non si sono politiche a favore della famioglia e
a tutela della maternità.
Basti pensare a quanto sono risibili, nel nostro paese, gli assegni
familiari, e a quanto sono ingenti, invece, le spese a carico di chi
mantenga una famiglia con prole. Una famiglia con 4 persone, coniuge e 2
figli a carico, con un reddito di 25.000
euro, in Italia paga 1725 euro di tasse, contro i 628 euro della
Germania e i 52 della Francia. E che dire della politica sugli asili
nido, o delle previdenze a favore delle madri incinte o nei primi mesi
dopo il parto? Una simile politica non ha conseguenze solo sulla
felicità delle persone, sempre più sole e scontente, ma anche sul
contempo diventa sempre più inevitabile ridurre la spesa pensionistica
e quella sanitaria. Tutto si tiene, ogni cosa è collegata: mancano i
figli, manca l'assistenza agli anziani, e si incomincia sempre più a
parlare di eutanasia, non solo, evidentemente, per i casi pietosi, ma
anche perché, come ebbe a dire il consigliere del presidente Mitterand,
Jacques Attalì, quando mancano i soldi gli ospedali devono tagliare le
spese... Purtroppo è questa la direzione in cui la nostra società si
sta muovendo, paralizzata dalla paura di generare, dalla paura di dar
vita a nuclei affettivi solidi e fedeli, dalla psicosi del figlio
perfetto, dalla paura di morire.
Nel suo "La libertà della vita" (Raffaello Cortina) il
celebre Umberto Veronesi, capolista del Pd in Lombardia, ha scritto:
"dopo aver generato i doverosi figli e averli allevati, il suo
compito (dell'uomo, ndr) è finito, occupa spazio destinato ad
altri", per cui "bisognerebbe che le persone a cinquanta o
sessant’anni sparissero" (p.39). E proseguiva: "E
perché non provare a immaginare per i tempi futuri piccoli gruppi che
si riproducono e si diffondono per clonazione?" (p.83). E ancora:
" Ha senso, e se sì dove è il senso, che per avere un figlio ci
vogliano sempre comunque un maschio e una femmina?...Dopotutto non pochi
esseri viventi primordiali si perpetuano per autofecondazione. Certo per
specie evolute la dualità maschio femmina è apparsa sempre
inprorogabile. Ma possiamo dirlo ancora, dal momento che siamo capaci di
manipolare il Dna e di clonare?
Perchè tanta paura della clonazione se l’abbiamo davanti agli occhi
ogni volta che assistiamo ad un parto gemellare?... perché mai dovremmo
per principio vietare alle donne di clonare se stesse?" (p.91).
In tutta Europa tengono banco simili discussioni che riguardano
l'antropologia su cui vogliamo costruire la nostra società: vogliamo o
no gli uomini fotocopia? Crediamo ancora nell'unicità e irripetibilità
dell'essere umano, su cui si fonda la nostra civiltà? Crediamo ancora
nelle parole "padre" e "madre", sempre più
ostracizzate in Spagna e Inghilterra, in nome degli uteri in affitto,
delle banche degli ovuli e
dello sperma, delle "famiglie" single, lesbiche, omosessuali,
transessuali e altro? Crediamo o meno che un figlio sia un dono da amare
e che abbia diritto, per quanto possibile, ad un padre e ad una madre?
Queste sono solo alcune delle domande che la lista Ferrara vuole porre
all'attenzione di tutti, perchè è dalle risposte che daremo che
nascerà la società di domani.
Marialuisa Tezza e Francesco Agnoli |
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Giuliano ferrara
Lettura consigliata ai cattolici
che pensavano di votare PD
info@quadernibellunesi.it
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