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Ha
ragione Dario Bond! Pensandoci bene una politica di risparmio ha
ampi spazi di attuazione, ad esempio, diminuendo le analisi
diagnostiche, facendo meno prevenzione, mandando i malati negli
ospedale di eccellenza di Treviso o Padova, che diamine!
(Noè Zanette)
.
Dal Gazzettino
del 25 marzo 2008
Per difendere l'Ulss 2 è
pronto a tutto. Il consigliere regionale Dario Bond questa volta è
deciso ad andare fino in fondo. Costi quel che costi. La proposta del
collega leghista Giampaolo Bottacin di far condividere alle due
aziende sanitarie bellunesi il direttore amministrativo Gianluigi
Barausse (Ulss 2), lo ha mandato su tutte le furie.
«Bisogna capire - tuona Bond che se iniziamo in questo modo faremo solo il
gioco di chi ha già deciso che in provincia di Belluno due Ulss sono troppe e
quindi bisogna avviare l'accorpamento. Naturalmente in questo gioco al massacro
la parte della Cenerentola la farà Feltre perdendo l'autonomia e, via via
servizi e reparti.
Non possiamo mollare, la posta in gioco è alta».
Domanda - La
proposta Bottacin parte da una considerazione di tipo economico. Un solo
direttore amministrativo e un risparmio di 120 mila euro annui. Sulla carta
un'idea da non bocciare?
«Non dobbiamo fermarci alle apparenze, tagliamo ora 120
mila euro e poi la cesoia continuerà il suo impietoso lavoro. Via i rami
ritenuti "secchi" e giorno dopo giorno le due Ulss da due passeranno a
una che, naturalmente avrà sede a Belluno».
Domanda Le
sue prossime mosse?
«Mi batterò fino alla fine per
salvare l'azienda feltrina, non è una questione
di campanile, ne va della forza della sanità feltrina Santa Maria del
Prato e ospedale di Lamon compresi».
Domanda Come intende quindi moversi?
«Prima cosa dicendo no con forza ad un direttore amministrativo a
scavalco.
Gianluigi Barausse a "metà" tra Feltre e Belluno e poi si
passerà ad un direttore sanitario unico per arrivare al direttore
generale. Bisogna capire che è arrivato il momento di far saltare le
maschere di chi vuole camuffare l'operazione "Barausse" come
una semplice questione economica.
Questa volta bisogna battere i pugni ma forte e, se non basta andare
in piazza e io sarò alla testa della protesta. Alzerò la voce come
aveva fatto tempo fa il mio predecessore Floriano Pra. Se in provincia
di Belluno ora abbiamo ancora due Ulss è molto merito suo, della sua
battaglia. Io continuerò sulla sua strada»
Il Gazzettino per
Dario Bond
25 marzo 2008 |
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Anche
per Guido Trento i malati stanno da un'altra parte.
Si provi a sostituire la sigla ULSS con " Birreria Pedavena"
e il discorso non farà una piega. Il problema è sempre lo stesso:
l'obiettivo principe non è la salute dei cittadini, ma acquisire
o conservare i voti.
(Noè Zanette)
.
Dal Gazzettino del 26 marzo 2008
Il caso Barausse infiamma gli animi.
«Adesso basta! È arrivato il momento di dire tutta la verità e di non
lanciare allarmi sparando contro i fantasmi. Se l'Ulss 2 è in pericolo è solo
colpa del Centrodestra che comanda in Regione. Da tempo chiedo - tuona il
consigliere regionale del Pd, Guido Trento - che le nomine dirigenziali delle
Aziende sanitarie locali tengano conto delle indicazioni della Conferenza dei
sindaci.
Un modo per tutelare il territorio e salvare la sanità.
Parole
all'aria, bruciate da logiche che non sono le mie ma fanno parte, invece, del
gruppo di cui fa parte integrante lo stesso consigliere del Pdl Dario Bond».
Domanda Consigliere Trento, quindi, l'allarme lanciato dal suo collega Dario Bond
deve essere rimandato al mittente?
«Certo. Mi spiego meglio, da tempo in Regione ho proposto che gli uomini
chiave delle Ulss vengano decisi e avallati dai sindaci della zona e questo dal
Centrodestra non è mai stato accettato e questo è il risultato sotto gli
occhi di tutti».
La forza della nostra sanità è dettata dalla territorialità che permette
anche ad aree piccole come la nostra di mantenere l'autonomia. In caso contrario
addio Ulss 2».
Domanda Un progetto ambizioso?«Un progetto che ci è stato "copiato" anche dalla Svezia. Al
paziente corrisponde una "cartella unica" che lo segue dall'ospedale
sul territorio che deve essere in grado di seguirlo e rispondere alla sue
esigenze. Solo una sanità "localizzata" lo può fare. Altrimenti
salta tutto. Se la Regione continuerà a seguire le logiche messe in atto dal
centrodestra è sicuro che l'Ulss 2 chiuderà, ma in quel momento nessuno venga
da me a piangere.
La strada da seguire l'ho indicata...»
Il Gazzettino per Guido Trento
26 marzo 2008 Info@quadernibellunesi.it
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