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E'
successo a Livinallogo, 40 km da Brunico.
Un bambino di due anni.
Due genitori in ansia per la sua vita.
Un medico che non lo visita a casa.
Una corsa spasmodica verso Brunico
Salvo.
La notizia in se ha
risvolti positivi.Brunico c'era. Ma
Colpe?
Prima di parlare di colpe sarebbe interessante sapere cosa aveva
immaginato la politica per la situazione descritta e dove hanno riposto la
speranza di sicurezza sanitaria i cittadini delle Terre Alte della nostra
provincia e, infine, se l'esperienza di chi ha convissuto con
una malattia o con traumi di particolare gravità è stato
ascoltata. Ma c'é il fatto a testimoniare una scelta politica che
andrebbe cambiata.
1. Nelle Terre Alte è necessario offrire ai medici che decidano di
esercitarvi la professione, un vantaggio
competitivo di livello tale da richiamare le più alte professionalità
2. Tutti i medici delle Terre Alte dovrebbero passare almeno un mese
all'anno in un ospedale di grandi dimensione per consolidare la propria
esperienza. (Questo vale anche per i pronti soccorsi, compreso quello di
Belluno del quale abbiamo storie da raccontare a sufficienza. Si legga quanto
scrivemmo nel 2007.
3. Le analisi diagnostiche (tutte o quasi) dovrebbero essere fatte in loco
e sotto la diretta responsabilità dei medici di famiglia che dovrebbero
disporre, anche, di quanto può servire per mettere in sicurezza il
cittadino colpito da eventi perniciosi
4 – Le guardie mediche notturne dovrebbero essere fatte dai medici di
famiglia. Scelti, ovviamente, come dal punto 1.
5 – Almeno
nelle Terre Alte ci dovrebbe essere la presenza dell' infermiere di
comunità.
6 – Medici e infermieri dovrebbero rappresentare un pool di intervento
strategico in caso di necessità.
Cose stradette.
Cose inascoltate: i sani non hanno bisogno del medico: ma la nostra classe politica parla solo con chi è sano.
E tutto diventa problema occupazionale e non sanitario
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Maila Mislej
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