io ci ho provato per quasi
vent’anni, ne sono uscito sconfitto.
Il compianto Fiorello Zangrando ne tratteggiava il bisogno di
"coscienza" bellunese, credo sia rimasto inascoltato.
Il Conte Benso di Cavour scriveva che "…l’autonomia di popolo
è soprattutto responsabilità sociale" che, dico io, prende
corpo solo quando si delineano almeno degli aspetti
culturali/caratteristici di una collettività.
Prova ad organizzare la memoria Noè, e calare dentro un’epoca
qualitativa il senso di una civiltà bellunese, poi con un filo logico
rappresentala anche nell’oggi contemporaneo, ne riparliamo?
Hai la politica!!!
La mia passione dominante:
ieri (ormai 15 – 20 anni fa),
chiedendo il consenso per progettare e riformare il Nuovo domani
(accorpare i piccoli Comuni, rifare le Comunità Montane, consorziare i
piccoli produttori di occhiali e diversificare il prodotto, fare asili
nido e nuove case ospiti per anziani, avviare con il Progetto Comunitario
EUROFORM l’innovazione dell’occhiale e poi un Centro Nazionale di
Oculistica all’Ospedale di Auronzo, ecc).
oggi, quella che
registro in Provincia è la politica dell’amministratore il potere
per
non perderlo, quella che P. Nenni chiamava la "politique
politicienne".
Ad una ad una tutte brave persone intendiamoci, ma che nel campo politico
in fondo non rappresentano altro che il livello di prepolitica, lo
stereotipo tipico di una civiltà ai margini, implosa, dove neanche il
senso di responsabilità individuale è avvertito, dove è sempre colpa
"deglialtri" e il piatto tradizionale è Polenta e Stato
Assistenziale, dove il merito non è riconosciuto.
Ne potremo parlare per ore, magari spiegarmi perché io vedo una Provincia
superata, globalizzata e fusa in un unica con Treviso (circa 1 milione di
abitanti), ecc. ecc.Questo per dirti che rimango l’ottimista di sempre
ma, essendo un professionista, l’analisi dello stato di fatto per
avviare un progetto deve essere sempre vera, reale!
E allora, come e cosa vuoi che Ti risponda la Sig.ra Antonia Ciotti, che
P.F. Calvi era di Noale?
O che Tiziano se ne andò a Venezia a 12 anni e che se ogni tanto tornava
in Cadore era solo per scopare?
Tiziano ultimo atto?
Lo spettacolo continua, la cultura… può attendere!
Ciao,
Bortolo