Prade
è salvo. Ma il Consiglio archivia una bruttissima storia
Persi di vista: gratuità e amore per la città
Non li
voteremo (mai)
Prade è salvo" ha
titolato martedì 27 ottobre il Corriere delle Alpi, ma il Consiglio
Comunale di Belluno di lunedì scorso ha scritto una delle sue più
brutte storie.
Un gruppo di consiglieri comunali, che forse male avevano compreso il
ruolo cui erano stati chiamati dai cittadini, appunto di consiglieri
comunali, avevano a fine settembre messo "sotto" il Sindaco
Prade nella votazione per una rettifica di bilancio.
La campagna di stampa che ne era seguita ha mostrato la loro estrema
inadeguatezza e superficialità e i discorsi nel riconvocato Consiglio
Comunale di lunedì, nella lettura che ne ha fatto il la stampa locale,
sembrano presi in prestito da una "summa di bambinate". Si sa,
a volte nell'uomo riemerge l'animo del bambino frustrato. Dispiace.
Continua
Lettera aperta al Presidente dell'Amministrazione Provinciale
Bottacin Gianpaolo
La crisi che ha colpito il macello di Feltre stata archiviata come semplice crisi finanziaria. L'amministrazione provinciale aveva promesso
i 10-15000 euro necessari alla continuazione dell’attività e, a quanto sembra, arriveranno, ma per rischiare di finire in un buco senza fondo.
Un fatto sembra incontrovertibile: il macello in crisi è il simbolo di una provincia che ha abbandonato l'agricoltura e la decisione del sindaco Vaccari di venderlo ne è solo l'ulteriore conferma
Con qualche conseguenza.
Continua
Le pagine di
Quaderni
Cultura
Chiesa
Laboratori
Narrativa
Politica
Salute
Solidarietà
Storia
Documenti
|
|
Municipio di Belluno
Dedicato
alla mia città
Te ne stai lì, sentinella
splendente
colpita dal sole al risveglio,
vigili sulla Piave lenta
che ti mormora accanto
e accarezza e coccola.
Abbracciata dai monti,
incredibile scenografia di cime e campanili appesi,
con le piazze che sussurrano di parole e passi.
Sei mutevole, e immutata insieme:
a volte d’estate il cielo ti scolpisce
puliti contorni turchesi, mentre l’autunno
ti scolora di nebbia
che sale dall’acqua
e ti vedo e non ti vedo
dal vecchio ponte, insolito moncone
e dal nuovo che ti prolunga al piano.
Talora anche ti odio,
come tutti, e come chiunque
ti fuggo, per un istante solo o mille anni,
angusta prigione di memoria e sangue.
Ma dal lontano ti cerco:
desiderio amaro,
sicuro porto di quiete,
e sempre mi è dolce il ritornare.
Poesia
di Annarita Capraro
da "Lettere Scomposte"
à pubblicata nell’Antologia
Dedicato a…Poesie per ricordare, Aletti Editore, dicembre 2008)
foto di Simonetta
Civran
|
|
Già e non ancora
L'agenda del Sindaco di
Belluno Antonio Prade
Obiettivi prioritari per l'azione della
Amministrazione
15 novembre il Sindaco incontra la presidenza della Fiera di Longarone
Continua
Quando
non si ama si pretende
Le proposte del
CircoloAntonio Della lucia
A fronte della crisi politica nell'amministrazione comunale di Belluno
......Il dato di fatto, da cui tutto nasce, limpido come il cielo delle nostre dolomiti dopo un acquazzone estivo, è che la crisi nasca da un innato “bisogno di sedie” di alcuni consiglieri comunali soggiogati da ambizioni, forse, poco meditate e mal risposte, un bisogno che peraltro ha sempre accompagnato buona parte della classe politica bellunese.
continua L'omelia
di mons. Giorgio Lise
In occasione del suo ingresso nella parrocchia di Agordo
Cari amici,
la parola di Dio ascoltata poco fa e
il clima che stiamo vivendo in questa liturgia, ci parlano di servizio e
di gioia. Bene: mi sono chiesto cosa può far felice un sacerdote, un
pastore. Ed ho risposto: sarò felice se riuscirò a servire la vostra
felicità. Con san Paolo, potrei dire che non voglio essere il padrone
della vostra fede, ma il collaboratore della vostra gioia.
Tra voi, che siete ora la mia
famiglia con cui percorrerò un altro tratto di strada della mia vita,
vorrei essere un servo che non porta con sé un registro di cassa con la
partita doppia del dare e dell’avere, ma piuttosto un servo che scrive
sulla sabbia quello che dona e incide sulla pietra quello che riceve.
Continua
Mons. Giorgio Lise
|