Altri
articoli
Il "macello"
di Feltre ovvero l'agonia dell'agricoltura di
montagna
Bravo
sindaco! Belluno è crisi
Ma finalmente la città ha un leader
La crisi in comune
Quando non si ama si
pretende.
Brame confessate
Qualche antidoto
Risolta
la crisi
Questi non li voteremo(mai)
La
scuola di montagna,
le responsabilità dei sindaci.
Unione di Comuni
un vulnus alla democrazia e all'efficienza
Già
e non ancora
L'agenda del
Sindaco di Belluno
Come
costruire
un
partito (1°)
Partiti
una cricca al potere: qualche idea per una democrazia più
compiuta
Cronaca politica due:
dalle balle di Trento-Bond
alla scuola
La montagna disattenta:
Lettera all'amico del popolo
Secessione:
un gesto disperato e il fallimento politico di Bond,Trento e Reolon.
Lectio Magistralis
di
Franco Posocco
Ora
Basta
Lettera Aperta al Sindaco di Belluno
Sappada
Il referendum.
Bottacin e gli altri
La casta, le Comunità Montane e
i piccoli comuni
Le C. M. come antidoto
Intervista a Werner
Baetzing
Frammenti
di
cronaca
politica del bellunese
Don Floriano Pellegrini. Dividere la provincia
Identikit
per un sindaco
Provincia.
comunità Montane.
Piccoli comuni.
Nel Silenzio
di Antonio Ciotti
Sindaco di Pieve
interviene
Bortolo Mainardi
Lettera
aperta
al sindaco di Pieve di Cadore
IL
contrasto tra la Lega e il Sindaco di Belluno
Una spaventosa
possibilità sull'accordo De Gasperi - Gruber
A Cortina un referendum per approdare a
Bolzano
IL tema
degli "ultimi" ci appartiene
La
comunità montana dell'Alpago ancora senza giunta.
Loredana Barattin
La crisi
economico-finanziaria
Intervista a
Silvano Tormen
Mutui Sub-prime
Le colpe
di Silvano Tormen
Gli
articoli di
politica
Tutti gli articoli
|
|
Quando
non si ama si pretende
In attesa delle decisione del PDL e del Sindaco Prade sulla crisi che ha coinvolto l'amministrazione comunale di Belluno ci permettiamo
di riproporre ai nostri lettori le proposte che da sempre Il Circolo Antonio della Lucia
indica come qualificanti e imprescindibili per chi ama questa città e i suoi cittadini e voglia proporsi davvero come guida politica;
proposte che comunque sono emerse di prepotenza come unica antitesi al comportamento dell'attuale classe dirigente comunale.
Il dato di fatto, da cui tutto nasce, limpido come il cielo delle nostre dolomiti dopo un acquazzone estivo, è che la crisi nasca da un innato “bisogno di sedie” di alcuni consiglieri comunali soggiogati da ambizioni, forse, poco meditate e mal risposte, un bisogno che peraltro ha sempre accompagnato buona parte della classe politica bellunese.
Niente di nuovo.
Niente di nuovo anche nel livello culturale e politico espresso nelle dichiarazione dei dissidenti.
Qualcosa di nuovo, invece, è emerso dalle cose non dette e forse non pensate, dalle domande che i consiglieri comunali non si sono poste.
Perché la crisi dovrebbe essere risolta in sede politico partitica?
Perché alcuni consiglieri hanno chiamato in causa direttamente l'on. Maurizio Paniz ?
Perché non si è levata una voce a rivendicare l'autonomia degli eletti?
Perché il Presidente della commissione Bilancio non ha saputo nei tanti mesi a disposizione costruire una ipotesi di bilancio in continuo confronto con l'assessore competente, con il consiglieri comunali e con la città?
Perché non c'è stata alcuna assunzione di responsabilità da parte di consiglieri e assessori?
Perché in giunta è risultato così difficile, nonostante il grande lavoro svolto, lavorare in un clima di reciproco rispetto?
Perché i consiglieri nominati dal sindaco hanno mostrato tanta inadeguatezza?
Noi, da tempo abbiamo indicato una possibile strada da percorrere per superare alla radice la situazione, quella che prescrive una completa e garantita incompatibilità tra cariche nel partito e cariche nelle istituzioni. Gli eletti nelle istituzione dovrebbero rispondere solo al corpo elettorale. Solo così l'eletto sarà costretto ad assumersi le proprie responsabilità, mostrando se veramente possiede capacità, cultura e amore per la propria gente; solo così gli sarà impedito di usare la propria carica per farsi eleggere, magari, al parlamento. Solo così si potrà estirpare quel bisogno di “raccomandazione” che, ormai, ha fatto presa sulla cultura dei bellunesi. Solo, così, la classe dirigente dei partiti, potrà dedicarsi fattivamente a progettare un futuro economico sociale condiviso e che offra prospettive al nostro Comune e di cui oggi non si ha proprio l'avvisaglia.
Zanette Cristina
Circolo Antonio della Lucia
Belluno,11 Ottobre 2009
info@quadernibellunesi.it
|
|
Il
Municipio di Belluno
M
Bortoluzzi e Francesco La grua
Consiglieri comunali
M
On Maurizio Paniz
|