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 Scrivemmo questi appunti all'inizio di maggio del 2006, prima della presentazione ufficiale dei risultati del Sinodo, come  promemoria per  una riunione del Circolo Antonio Della Lucia; oggi pur avendo in mano il  "Libro Sinodale", vogliamo proporli ai nostri lettori nella loro stesura originale pensando non sia inutile dar voce a chi, forse ancor oggi, non sa cosa sia stato il Sinodo.

Una situazione di ignoranza conclamata

Non conosciamo quali indicazioni, prospettive, progetti, documenti abbia prodotto o studiato il Sinodo diocesano nei suoi tre anni di preparazione.
Forse tutto è già stato proclamato al mondo, ma noi non l'udimmo o forse, quanto la chiesa locale ha pensato in questi tre anni, sarà reso pubblico solo a giugno di quest'anno quando il Vescovo promulgherà il documento finale dell'assisi sinodale.
La nostra ignoranza su questo tema è dunque abissale, ma certamente, osiamo dire, non colpevole: il fatto è che noi, come la stragrande maggioranza dei cattolici bellunesi coltiviamo, per condizione e necessità di vita, la pretesa (o la speranza) di essere introdotti alla conoscenza delle "cose della Fede" solo frequentando la messa domenicale.
Una pretesa che è frutto, anche, di una  convinzione altrettanto radicata: noi crediamo che lo studio personale, per quanto accurato, non possa supplire quel "conoscere nella comunità" che dovrebbe derivare dalla frequentazione domenicale della messa
Ma non è stato così. Dobbiamo anzi confessare come il passare del tempo non faccia che aumentare la nostra ignoranza sui stessi fondamenti della  fede cristiano-cattolica
Siamo consapevoli di questa precarietà, ma, 
come accade per la stragrande maggioranza dei cristiano-praticanti, non potremo fare altrimenti
Attendiamo, allora, le parole del Sinodo. 
Se non le potremo ascoltare scruteremo con tenacia ogni traccia che possa sembrare un nuovo incipit nella  vita della  nostra Chiesa Locale. La cercheremo per capire e assecondare l'azione salvifica e rinnovatrice che lo  spirito Santo ha certamente profuso nella nostra chiesa attraverso l'impegno delle donne e degli uomini che hanno vissuto l'assisi sinodale.
Nel frattempo, ci permettiamo di sperare che il Sinodo apra le porte ad un rinnovamento della vita della chiesa in alcune parti della liturgia, della pastorale e della catechesi che  che ci sembrano inadeguate allo spirito evangelico.

Il Sinodo: Una definizione

Sinodo(gr.= cammino comune) è la designazione tecnica di una riunione ecclesiale in vista di un consulto, della creazione di un consenso ed eventualmente di risoluzioni. 
I suoi inizi risalgono al secondo secolo. Nella chiesa antica i sinodi erano istituzioni permanenti nelle diocesi e nelle province ecclesiali. 
I sinodi nei quali, di fatto, era rappresentata la Chiesa universale vengono chiamati "concili ecumenici".
Nella prospettiva cattolica romana le risoluzioni dei sinodi diocesani necessitano, per avere valore di legge, della convalida del papa. 
(da Nuovo dizionario teologico di Herbert Vorgrimler. EDB)

L'incipit del 3° capitolo
del libro sinodale

Nella liturgia

L'eucaristia domenicale ci sembra sia diventata una forma di devozione individuale e sia celebrata  più come  funzione che come rito.

L'incipit del 4° capitolo
del libro sinodale

Nella catechesi.

La denuncia dell'abbandono del catechismo e della chiesa dopo la Cresima ci sembra il frutto maturo di una catechesi disattenta alla realtà umana e psicologica del bambino e del ragazzo: nella scuola materna non si insegna la trascendenza, nella scuola elementare non si insegna l'appartenenza gioiosa e orgogliosa alla Chiesa. 

Nella Pastorale

La gente sembra aver smarrito il senso di cosa sia il sacerdote e il suo ruolo pastorale.
 Scarseggiano i sacerdoti maestri di vita per i sapienti e gli incolti, per i ricchi e i poveri.
La moda, anche per i preti, impone loro di ritagliarsi una specializzazione.

Circolo A. della Lucia

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Quaderni Bellunesi. Laboratorio di cultura e politica della provincia di Belluno

Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia"