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Per
la gente di Marovoay, grosso centro situato nel Nord del Madagascar
alla foce del fiume Betziboka, la giornata del 16 aprile sarà una di
quelle impossibili da dimenticare.Nello stesso giorno, infatti, sono
stati inaugurati un grande liceo e un centro medico.La grande
soddisfazione di Maurizio Crespi, volontario di "Insieme si può…",
che da quasi due anni presta servizio presso la missione dei
Carmelitani Scalzi di Marovoay e di Padre Bruno Dall’Acqua, per la
realizzazione di queste opere che daranno una risposta determinante
alla grande richiesta di istruzione e di salute della gente malgascia,
traspare anche dalla seguente lettera.
Cari Amici,
lunedì 16 Aprile, è stato inaugurato il liceo
"Edith Stein" dei Padri Carmelitani Scalzi, con la presenza del
Vescovo di Mahajanga e varie autorità pubbliche.Ci auguriamo che gli studenti possano farne un
buon utilizzo. Attraverso l'istruzione e l'educazione, basata sui principi
Cristiani, può avvenire un vero progresso umano di questa gente.Lo stesso giorno è stato aperto anche il nuovo
dispensario medico per il quale c’era grande attesa tra la povera gente di
Marovoay.Al termine dell'inaugurazione c'è stata una
loro pacifica invasione all'interno, per vedere i locali, identica a quelle che
avvengono negli stadi, quando la propria squadra del cuore vince un premio
importante. Questa volta lo hanno vinto loro un premio importante!Ora che la costruzione è finita, anche ai
poveri che non hanno mezzi a disposizione, sarà garantita una degna assistenza
sanitaria. Questo è un loro Sacro Diritto e il motivo per il quale è stata
realizzata quest’opera.
Insieme
si Può
Un'attività incessante di solidarietà
Le attività di Maurizio e di P. Bruno
proseguiranno nei mesi prossimi con la realizzazione di una scuola elementare,
finanziata da "Insieme si può…", e con il grande progetto che
prevede la riattivazione e l’utilizzo da parte dei contadini di Marovoay di
600 ettari di risaie.
"Insieme si può…" si è impegnato a
finanziare da un lato la sistemazione dei canali d’irrigazione e dei muretti
di contenimento e dall’altro il costo del gasolio necessario per far
funzionare le pompe che prelevano l’acqua dal vicino fiume Betziboka.
Il
progetto è sostenuto in gran parte dal gruppo di Roe-Sedico-Bribano che ha
inteso in questo modo ricordare e onorare la memoria di Fortunato Pavei, da poco
scomparso.
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