Altri
Articoli
Attualità
La
ristorazione.
Belluno tra stelle e mediocrità
Microcredito e un premio Nobel
Putiferio per un LIbretto, di Francesco La Grua
Storia
Belluno Romana.
Sintesi storica
per un nuovo statuto della Provincia
Narrativa
La Falcadina
Un racconto di
Fulcio Bortot
Arte
Il palazzo Demezzan
a Feltre
Le Interviste
Maurizio
Paniz
Parlamantare di F.I
Loris Scopel
Sindaco di Seren
del Grappa
Chiesa
Lettera
aperta
al Vescovo
di Belluno feltre
Laboratorio
Enti
Inutili.
Le
comunità montane della Val Belluna
Parrocchia e frazioni comunali
La Messa
Tanti preti santi
Ma non mancano i funzionari.
Un intervento di Alex Vascellari
Seminarista
Caso Welby 1
Requiem laico
Giuliano Ferrara
Caso Welby 2
I funerali
Di Giuliano Ferrara
I
luoghi della cultura
Il Caffé Letterario
di feltre
Indice
di tutti gli articoli |
|
L'intervista
prende spunto dal laboratorio "Montagna e Montagne" dove è
forte la consapevolezza di come le prospettive economiche e
sociali della Val Belluna dipendano da quelle delle vallate in quota: l'Agordino, il
Comelico, lo Zoldano,il Cadore e l'Ampezzano, il Comelico, l'Alpago e il
Sovramontino. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
D.
La nuova legge urbanistica regionale offre spazi
per consolidare la realtà urbanistica-territoriale della Val Belluna? |
|
|
|
|
|
|
Paniz.
Non
si tratta di una legge ad hoc per il nostro territorio, quindi non darà
un contributo significativo.
Al Bellunese servirebbe un impianto normativo
specifico,
che
permetta anche interventi di agevole recupero dei nostri edifici
rustici, che non penalizzi fiscalmente quei fabbricati che non hanno un
valore economico peculiare ma sono indispensabili per mantenere viva la
natura pulendo i prati e i boschi e che permetta un’edificazione sia
pure controllata anche in aree a forte connotazione agricola negli
strumenti urbanistici (penso ai pianori del Nevegal, alla Val Morel
sopra Limana e a tutte le pendici della Val Belluna, tanto per fare
qualche esempio): oggi si può coniugare bene il rispetto della natura
con l’esigenza di assicurare la vivibilità in montagna. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
D.
Un impianto normativo che potrebbe, in qualche modo,dunque, anticipare
il "Progetto di Autonomia" della provincia |
|
|
|
|
|
|
Paniz.
Molte
volte ho detto e scritto che
la vera soluzione ai problemi della nostra
provincia è l’autonomia:
autorevoli personaggi e studiosi la
ritengono poco probabile, ma non la escludono.
Io penso che ci si possa arrivare e che nella scorsa legislatura
erano state messe ottime basi per il riconoscimento, sia con la plurime
affermazioni fatte nelle varie leggi finanziarie che davano un peso
specifico alla montagna bellunese sia, da ultimo, con l’ordine del
giorno approvato dal Governo proprio per il riconoscimento
dell’autonomia delle province di Belluno, Sondrio e Verbania. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
D. Ritorno
alla domanda iniziale.
Non
si dovrebbe prendere atto che l'identità urbanistica, economica e
sociale della Val Belluno è diversa, rispetto alle valli in quota? |
|
|
|
|
|
|
|
|
Paniz.
No.
La nostra provincia ha nel complesso una sua identità totale:
così la
identifica la storia e così abbiamo il dovere di mantenerla.
Sono molto critico con chi ha l’onore di rappresentarla e
contemporaneamente, penso per mere ragioni elettoralistiche, ne
favorisce lo smembramento o la secessione. |
|
D.
Quali sono i presupposti per incamminarsi
realisticamente in questo percorso che potrebbe portare all'autonomia? |
|
|
|
|
|
|
Paniz.
La
differenza la fa il riconoscimento formale di una specifica identità
del nostro territorio.
Su questa strada si doveva mettere la “politica” e su questa strada
ho cercato di mettermi nella scorsa legislatura, arrivando con
soddisfazione ai risultati economici conquistati soprattutto con la
premessa di una nostra peculiare identità: alludo al mantenimento dello
sconto sui prodotti da riscaldamento 2002, 2003, 2004, 2005 e 2006, ai
contributi di circa £ 1.500.000.000 alla Provincia di Belluno e di
circa £ 3.500.000.000 al BIM per ogni anno dal 2003 in poi (tutti
destinati ad opere varie in tanti comuni), all’emendamento alla legge
finanziaria 2004 per il trasferimento diretto di ricavi da risorse
idriche alla Provincia di Belluno per quasi € 6.000.000 ogni anno, al
provvedimento della legge finanziaria 2006 che distribuisce in tutti i
comuni del bellunese (e di altre province limitrofe) risorse sottratte
al Trentino Alto Adige per 10 milioni di euro: sono state iniziative
concrete che ho posto in essere per dimostrare dove la “politica” si
doveva orientare. |
|
|
|
|
|
|
|
D. Si deve ,
peraltro, almeno sottolineare come Cortina abbia problemi diversi da Alleghe e
Lamon e lo stesso Lamon da Arina, ma la "politica ne è
consapevole?
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Paniz.
Perfettamente
consapevole.
In effetti, poi ci sono le specifiche esigenze di ogni territorio,
che vanno assecondate ma nell’ambito di un programma generale che
abbia per l’intera provincia una visione unitaria.
Ad esempio, Cortina o Alleghe possono aver bisogno di una
circonvallazione, Lamon di mantenere e potenziare il suo ospedale, Arina
di garantire il collegamento stradale che è ragione stessa della sua
sopravvivenza, e così via.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Cristina Zanette |
|
|
infp@quadernibellunesi.it |
|
|
|