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Il Caffè
Letterario dell’Università IULM di Feltre è stato costituito
con l’intento di costituire un luogo di incontro e confronto tra
studenti, docenti e territorio su temi d’attualità, d’interesse
locale e di ampio respiro culturale.
Grazie ad una convenzione stipulata tra l’Università IULM e l’Unisono
Jazz Café, quest’ultimo offre i suoi spazi per la presentazione di
eventi e incontri che si tengono con cadenza mensile e sono aperti al
pubblico universitario e alla cittadinanza tutta.
Tra i principali avvenimenti delle scorse edizioni, hanno
riscontrato notevole successo le serate
«Il libro e l’emozione oltre il
contenuto»,
«Il Senegal: stili e sapori» ,
«La montagna tra parole e immagini»
(letture di Dino Buzzati commentate e musicate),
«Jazz. Una storia in bianco e nero» .
Il 27 novembre è stato inaugurato il V anno dell'iniziativa con
«Il calice di Dioniso. Oggetti e riti del
mescere diVino».
E' stata una serata all’insegna del ben bere, alla scoperta
degli oggetti, dei riti e dei gesti che dai baccanali dell’alba dei
tempi fino ai giorni nostri hanno accompagnato e accompagnano i momenti
più conviviali della cultura mediterranea. Una serata all’insegna del
buon bere, ripercorrendo il cammino dell’acino d’uva, dalla terra al
tino, dalla botte alla bottiglia, dal calice alla tavola.
Una serata all’insegna del bel bere, dando uno sguardo all’immagine
del vino che la società dei nuovi consumi alimentari propone e dispone.
Tra i tavoli abbiamo visto Giulia Buffon (neolaureata in Relazioni
Pubbliche e Pubblicità all’Università IULM di Feltre con la tesi di
laurea La qualità percepita del vino: aspetti psicosociali e
processi persuasivi), Andrea Zanatta (sorridente mescitore di vini e
prelibatezze dietro al bancone de La Cantina, nota e amata
osteria veneziana) e Marco Zito (architetto e docente di disegno
industriale all’Università IUAV di Venezia, nonché invited professor
alla Sapienza di Roma e a Montevideo e compasso d’oro nel
Design Index ADI 2004 per la lampada Steelon).
Con l’occasione è stata presentata anche la mostra allestita al
Palazzo Borgasio e alla Biblioteca G.V. Amoretti, aperta fino al 23
febbraio 2007, dal titolo
«Il disegno tra l’idea e la
scultura. I bozzetti preparatori»
di Caroline Barray, scultrice francese che vive a lavora a
Venezia.
Questa esposizione vuole offrire una testimonianza concreta dell’importanza
del disegno come strumento di comunicazione nel processo di creazione di
un’opera di arte plastica: «La genesi di una scultura complessa
inizia dal disegno, sulla carta, spazio astratto. È qui che si
esprimerà una logica delle forme, incatenandosi le une con le altre per
definire un movimento vivente.
I bozzetti fanno evolvere e trasformano i volumi, per porsi come
tappa nel passaggio tra il disegno e la scultura, dove l’uno é
conseguente all’altro.
Così, la funzione del disegno prende un ruolo necessario e
indispensabile alla comprensione del processo» (dalla presentazione
dell’autrice. Trad. it. di M. Bustreo).
La programmazione di quest’anno vedrà al centro delle attenzioni
degli studenti e delle proposte da loro offerte al territorio alcune
serate sui temi della multiculturalità (febbraio), del ruolo della
donna in letteratura (marzo), dei consumi culturali (aprile) e della
comunicazione universitaria e professionale (maggio).
info@quadernibellunesi.it |
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