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La
montagna è anticipo del Paradiso
In questa solennità di
tutti i Santi amiamo pensare i nostri Amici caduti sulle montagne, anch’essi
accanto a Dio, vorrei dire "tra le sue montagne".
La
Sacra Scrittura ci mostra infatti che Dio ama la montagna: nell’Antico
Testamento Jahve sceglie la montagna per manifestarsi, per farsi
incontrare, si fa chiamare "El Shaddai", "Dio dei
monti"; Gesù, il Figlio di Dio, predilige la montagna per i suoi
incontri con il Padre; il monte è anche il suo rifugio solitario per
prepararsi a scelte o gesti importanti…E La Montagna stessa avvicina,
se lo si vuole, a Dio: essa tempra lo spirito e il corpo; rende
umilmente tenaci; esige costanza; abitua all’essenziale; rende più
limpidi e puri; apre il cuore e la mente agli altri e all’"Altro";
obbliga a guardare sempre in alto e a desiderare la mèta.Per questo noi
offriamo con fiducia la nostra preghiera: coloro che oggi ricordiamo
sono in mani amiche, le mani di Dio e dei suoi Santi.
Ma questa è
l'occasione anche per una breve riflessione sugli insegnamenti che
possiamo trarre dalla vita di chi affronta le vette e dalla loro
passione per le altezze.
La
montagna metafora della vita
Il
primo insegnamento è che la montagna è
una metafora della vita.
Ci sono le salite e le discese, proprio come
nell’esperienza quotidiana.
A volte capita anche di non poter tornare
indietro, come nelle situazioni dell’esistenza, ma proprio lì, quando
si può solo andare avanti, esce il vero uomo, che non si scoraggia e
non si ferma. E a volte capita anche che un imprevisto interrompa
definitivamente il cammino. Come nella vita.
Allora, se salire le
vette è una metafora della nostra esistenza, ciò significa che siamo
chiamati a concretizzare nella vita di ogni giorno quello che durante
una scalata diventa, non dico facile, ma naturale, perché necessario e
irrinunciabile: e cioè l’impegno, la tenacia, lo spirito di
sacrificio, la prudenza; e quando si sale insieme: l'affiatamento, la
concordia, l'attenzione all'altro, la solidarietà soprattutto nei
momenti difficili, l’amicizia, l’aiuto offerto senza calcoli e
incertezze; e quindi la fiducia reciproca.
In una società che privilegia
le apparenze ed invita a fuggire il sacrificio e l’impegno generoso,
è questo un insegnamento da raccogliere a piene mani.
La montagna come
vita spirituale,
come gioia di vivere
Ma poi
scopriamo che l’alpinismo, il salire in montagna è e resta
soprattutto un cammino interiore che alimenta la spiritualità della
persona. "In contemplatione naturae, exsurgit spiritus",
dicevano gli antichi. Una spiritualità che cresce man mano che ci si
allontana dal fondovalle, forse perché si è costretti a guardare
sempre in alto, verso un cielo che ti appare sempre più vicino e che
entra nel tuo animo per liberarlo da tutti i pesi che lo opprimono, fino
a farli confondere, in una specie di soprannaturale dissolvenza, con la
bellezza circostante; o forse perché di fronte alla stupefacente
grandezza del creato non si può non pensare all’immensità infinita
di Dio e alla propria piccolezza.
Ebbe a dire un giorno Emilio
Comici, notissimo alpinista e speleologo: "Sulla montagna sentiamo
la gioia di vivere, la commozione di sentirci buoni e il sollievo di
dimenticare le miserie terrene. Tutto perché siamo più vicini al
cielo".
Ecco: a tali semplici pensieri mi ha condotto questo momento
di preghiera: ve li consegno affinché possiamo insieme pregare nella
serenità, con sentimenti di gratitudine verso i nostri amici: di fronte
ad essi vogliamo impegnarci tutti ad amare, a rispettare e a far
rispettare la montagna.La nostra chiesa gremita, oggi è come un ideale
grembo materno che raccoglie tutti questi figli e li presenta ancora una
volta al Signore delle Cime: Lui ha certamente accolto il loro
sacrificio. Lui, accolga anche la nostra preghiera:
"Dio dell’Universo:
in attesa di incontrare un giorno, questi nostri amici e tutti i
nostri cari nella domenica senza tramonto,
quando l’umanità intera
entrerà nel tuo riposo, ti preghiamo:
su nel Paradiso lasciali andare,
per le tue montagne."
E così sia.
Don Giorgio Lise
Agordo 1° novembre 2009
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