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Il Disagio di un credente
“20 anni fa un romanzo Mondadori.
Una trama allucinante,allora incredibile.
La terra ha un solo governo e una sola legge, una solo costituzione
fondata sulla felicità come diritto, ma soprattutto come dovere.
E' morto, lacero e affamato, con in mano una bibbia sgualcita l'ultimo
prete fedele alla “Parola”
I vescovi, tutti i vescovi della chiesa, sono diventati i ministri della
felicità.
Sono ferrei, intransigenti, dogmatici: devono far in modo che il popolo
rispetti i canoni culturali delle felicità come dettati dal Governo
Mondiale.
Per chi non sarà più in grado di vivere una “vita degna”, densa di
quella felicità, il governo ha previsto il rito del suicidio collettivo.
Un rito solenne, maestoso, di
una bellezza esaltante, officiato da un Vescovo: il suicidio è
invocato, sperato, quasi assaporato durante tre giorni di preparazione,
poi questo popolo, già di infelici, fiero, sicuro di se, finalmente
felice va in corteo verso la morte.......... Da lontano il vescovo
benedice.
Eluana mi manda in confusione Il papa! L'Avvenire, “ Il Foglio di Giuliano Ferrara.
Hanno condotto battaglia estrema per Eluana. Persa. Con sgomento sento,
leggo di cardinali e vescovi che sono stati, con giustificazioni di
maniera – il rispetto, la vita degna - dall'altra parte.
E tanti, nella chiesa diffusa, si sono calati in un imbarazzato e
disarmante silenzio.
Il solco
della fede cristiano-cattolica e il papa che la impersona è stato
lasciato, almeno dal punto di vista culturale-religioso, alla sola difesa
di un gruppetto dei laici credenti di Avvenire e di, quasi non credenti, del
Foglio di Giuliano Ferrara.
Ma in provincia tante manifestazioni di preghiera.
I lefebvriani. Ancora non capisco
Una riconciliazione. Cristo è andato a cercare la pecorella smarrita.
Certo se si era smarrita la testa a posto non aveva. Ma Cristo non ci ha
fatto caso. Se quella “testa matta” fosse scappata di nuovo
l'avrebbe ancora ricercata e di nuovo riconsegnata al suo gregge della
cui accoglienza non dubitava.
Ma il gregge sembra non abbia gradito, accusa il papa di essere
preoccupato, con la faccenda dei lefebvriani, di stabilire l'assoluta
continuità della chiesa ante e post conciliare: pare sia una eresia.
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Gruppo ecumenico
di Dolmes
A pag.42 si legge
" Un concilio può riunirsi nel quadro di infinite
vicissitudini umane, fra le quali è vano cercare giuridicamente chi
rappresenta l'istanza ultima.
E' la decantazione esercitata dal tempo e vissuta nel corpo della chiesa,
cioè la recezione, a permettere di discernere l'autorità definitiva di
un concilio"
.
A volte sembra che le ideologie tramontate (forse) nella società civile e
politica, alberghino ora nella chiesa dove si assiste a tutti i livelli a
(quasi) scomuniche reciproche
tra i tanti gruppi ecclesiali e lobby teologiche che per contrasto, poi, si proclamano aperti al
dialogo costruttivo, fiducioso, amorevole e di servizio verso coloro che
professano un'altra fede.
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n.z
Belluno 24 febbraio
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