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Natale 2009 a Cortina |
Altri Articoli
Da
Cresima a Parrocchia e frazioni comunali
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Abbandonare i
recinti delle nostre sicurezze
L’antica
promessa, rivolta dall’angelo ai pastori, viene affidata anche a noi
stasera: «Troverete un bambino». Lo sapevamo già, ma ce lo lasciamo
ripetere: stasera siamo qui per cercare un bambino. Solo che il verbo "trovare"
presuppone una ricerca previa, un cammino, un esodo. I pastori dovettero
soltanto abbandonare i focherelli dei loro bivacchi o forse alcune capanne di
fronde, che avevano costruito per difendersi dall’umidità della notte. Ma… dobbiamo pur dircelo:
di quante bende è ancora velato il volto di Cristo?
Volti di uomini che
nella vita non trovano pace, volti di uomini e donne cui non è riconosciuta
dignità, volti di povertà materiali e spirituali, nei quali ancora
incontriamo Cristo, se pur ci lasciamo ferire il cuore da questa presenza di
Dio nascosta, spesso fuori di sacristia.
Questa volta tocca ai pastori
Già, i pastori… A noi
sembrano persone che hanno avuto un privilegio; certo, povera gente, ma noi
li guardiamo con ammirazione. Eppure la loro reputazione in Israele
era pessima: erano ritenuti inaffidabili, visto che non andavano per il
sottile quando si trattava di distinguere tra il proprio e l’altrui
terreno; del resto, ben si sa che le pecore non rispettano i confini. Erano
gente che non rispettava le feste sacre, erano sporchi come accattoni, erano
inadatti a prestare una testimonianza nei tribunali. Eppure gli angeli e Dio
stesso li ritengono affidabili, pronti per quella straordinaria rivelazione,
destinata poi a farsi testimonianza, una volta che «tornarono indietro,
glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto».
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«Dio è come il mare; sorregge chi gli si abbandona» Nell’abbondante aneddotica natalizia c’è un singolare racconto: un pastore, di nome Joshuà, si precipitò alla grotta e vide quanto sappiamo… Notò che la Madonna e san Giuseppe avevano un gran da fare a sistemare pannicelli, vivande, omaggi che molti colleghi portavano al Bambino. Erano indaffarati, attorniati da questa folla di povera gente. Il buon Joshuà però era accorso in fretta, senza portare nulla e cominciava a vergognarsi di questa sua inadempienza. Se non che la Madonna, assai imbarazzata da tutta quella folla, gli fece un cenno e gli disse: "visto che io non so più come fare e tu hai le mani libere, tienimi il Bambino!".È solo una storiella, ma è piena di verità. E se volete, ce lo conferma un poeta, laddove scrive: «Dio è come il mare; sorregge chi gli si abbandona» (Guido Morselli, Diario, 1988). In questo senso, mi auguro di fare un buon Natale, con le mani vuote di me, capaci di accogliere Gesù. Don Davide Fiocco
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Quaderni Bellunesi. Laboratorio di cultura e politica della provincia di Belluno |
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Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia" |