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Loredana Barattin
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Le
politiche
di valorizzazione del centro storico di una città segnano la sensibilità culturale e
manageriale di un sindaco
Tre
premesse
(a)
Interventi, politiche di valorizzazione del centro storico di
Belluno, non possono che essere il risultato di una profonda riflessione sul
ruolo che il centro e il settore del commercio può svolgere nel processo di
valorizzazione dell'area che gravita attorno alla città,(i centri
storici minori, quindi), ma anche di quella di tutto il bellunese se la Città vuole veramente
svolgere il proprio ruolo di capoluogo della provincia. Non si tratta
quindi di prospettare interventi di conservazione del suo patrimonio
culturale, ma di politiche che centrino una prospettiva che permetta alla
Città e alla provincia di competere nel panorama mondiale dell'economia e
della cultura, anche in forza di una possibile “green economy”.
(b)La Regione Veneto ha una legge sui
Centri Storici la n. 15 del 2004, che ha sostituito una precedente del 1999
e sta progettandone un'altra che vuole più impegnativa per i Comuni.
(c)Le amministrazioni comunale di
Belluno che si sonno susseguite nel tempo hanno considerato "i centri
Storici" ininfluenti sullo sviluppo economico e sociale della città
Qualche proposta, non esaustiva, del Circolo Antonio
della Lucia per rivitalizzare il Centro Storico di Belluno
1 - Interventi, anche di ordine fiscale, per promuovere una offerta
commerciale e di servizi coerente all'obiettivo di ricostruire una identità
culturale del commercio del centro storico di Belluno città che si apre sulle
Dolomiti da cui deriva “senso” e prospettive di
crescita.
2 – Interventi specifici, più culturali che finanziari, per valorizzare
il settore agricolo nella prospettiva di prodotti di qualità da immettere
sul mercato. Si vorrebbe un insieme di obiettivi contrattati tra le
aziende agricole, le Vallate di Montagna: Agordino - Cadore ecc, e le
strutture commerciali, che sia propedeutico di altra contrattazione su tutti
i settori.
3 – Una forte valorizzazione del museo e della Biblioteca civica. Si
finisca con le mostre culturali e simili e si faccia cultura senza paura del
mercato e nel mercato e si metta in rete (non solo virtuale) l'immenso
patrimonio culturale di cui gode la provincia.
4 - A livello urbanistico.
-
Progettare Lambioi come area
commerciale-turistica (parco chiuso con piscina, ristorazione,centro benessere
ecc) e luogo di avvio di una pista ciclabile Lambioi - Feltre - Mel
- Lambioi
-
Un insieme di marciapiedi che percorra,in senso circolare, tutta la
città (larghezza intorno ai 2 metri)
-
Un percorso di vie ciclabili e pedonali che colleghi le “porte del
centro storico” con i centri minori.
-
Riprogettare Piazza Castello collegandola ai giardini sottostanti del
Comune per produrre un unico spazio di sicuro valore emozionale per chi
vorrà fermarsi a godere uno dei più bei scorci della città
-
progettare un percorso pedonale charme che scende le scalette, arriva
Borgo Pra, costeggia l'Ardo, arriva a Borgo Piave e sale Porta Rugo
-
Riprogettare Piazza Martiri.
-
Da ultimo, ma non per ultimo
impostare un marketing del territorio (che non vuol dire pubblicizzare la
bellezza Dolomiti) che consolidi una serie di azioni che diano senso a
Belluno capoluogo della montagna veneta:
1 - nel settore sanitario (la
montagna che cura)
2 - nel settore della formazione (la cultura del lavoro
e della responsabilità della gente di montagna)
3 - nel settore agricolo
(la genuinità del prodotto montano)
4 - nel settore della green-economy
(la purezza del suo territorio)
5 - nel settore politico culturale ( la
bellezza come storia della gente di montagna e motore del suo sviluppo)
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Circolo Antonio della Lucia
Belluno 27
febbraio 2008
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Belluno foto Q.B.
Belluno Città Splendente
Biblos edizioni
Dal libro Belluno Città Splendente
Biblos edizioni
Dal libro Belluno Città splendente
Biblos edizioni
Belluno foto Q.B.
Belluno foto Q.B.
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.info@quadernibellunesi.it
.Belluno 27 febbraio 2008
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