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Vittoria
di Pirro?
Cristina Zoleo ha vinto le
primarie indette dal Centro Sinistra a Belluno per la scelta del candidato
alla poltrona di sindaco, vittoria salutata da tutti come un trionfo,
eppure,a quasi un mese di distanza non è ancora riuscita ad imporre un
minimo di coesione politica agli uomini e alle forze politiche che la
sostengono.
E' una situazione che da un lato pare dimostrare la sostanziale inidoneità del
sistema "primarie" a scegliere la persona ritenuta più consona
a guidare l'amministrazione della città capoluogo, dall'altro impone di
guardare oltre il fatto contingente della Zoleo per valutare il significato culturale e
politico dell'iniziativa del Centro Sinistra, per capire se ha indicato una
strada che anche altri possano sperimentare o se invece si
debba parlare di un vero "vulnus" alla democrazia.
Porremo la questione per punti.
Le elezioni
primarie
Sulla scia di un'analoga iniziativa nazionale il 30 marzo scorso il Centro
Sinistra bellunese ha indetto le elezioni . La posta in gioco era la
candidatura alla carica di sindaco nelle prossime elezione amministrative
per i partiti e movimenti che si riconoscono nel Centro Sinistra.
Il voto, in teoria, era esteso a tutto il corpo elettorale dietro il
versamento di un obolo, chiunque poteva candidarsi.
I candidati furono quattro, molti cittadini andarono a votare, vinse
la Zoleo.
Come è naturale fare nelle elezioni politico-amministrative, anche
"le primarie" sono state giocate sulla capacità di tessere i
migliori slogan elettorali.
Proposte ed obiettivi sociali, economici e politici sono risultati
praticamente assenti.
Impegnativa è stata invece la spesa sostenuta dai quattro candidati per
sostenere la propria campagna elettorale.
Le primarie come
vulnus alla democrazia
Il nostro ragionare ha un punto di partenza preciso:
non le primarie in sè,
ma le primarie in un comune come Belluno
Una piccola città dove crediamo che la gente coltivi la pretesa di un
sindaco che la conosca, la ami nei suoi
concittadini e sia capace di traghettarla verso un futuro più
rassicurante con iniziative concrete e condivisibili.
Una piccola città dove crediamo che solo una partecipazione attiva dei cittadini, che
potremmo riassumere in più sussidiarietà e più libertà, sia la condizione
imprescindibile per raggiungere qualsivoglia obiettivo che sia
sostanziabile nel " bene comune".
Ora le primarie hanno dimostrato che per candidarsi fosse necessario solo
il disporre di adeguata disponibilità finanziaria da impegnare in un
marketing fatto di slogans e parole vuote.
Così ha vinto chi ha vinto e
la politica si è consolidata come "cosa per gli addetti ai
lavori" ai quali i cittadini rilasciano una delega in bianco
L'alternativa. I Partiti
Noi crediamo che i partiti siano un elemento determinate della democrazia
e un fattore decisivo di crescita economico e sociale.
Il partito è il luogo del confronto, delle scelte, dei progetti cui
possono partecipare tutti i cittadini.
Con il partito tutti dovrebbero poter dire "io c'ero"
Il partito è una scuola, giustamente selettiva, meritocratica, difficile,
ma libera, democratica, capace di offrire spazi di amicizia e
solidarietà.
Una scuola dove chiunque dovrebbe poter sperimentare le proprie capacità,
offrire i propri progetti, assumersi la responsabilità di selezionare la classe dirigente.
Certo i partiti dovrebbe essere ripensati.
Tre le riforme essenziali:
1° - Certificare i propri bilanci
2°- dotarsi di uno statuto che
prescriva rigide regole di democrazia interna
3°- stabilire
l'assoluta incompatibilità tra la carica nel partito e cariche comunque
istituzionali-politiche |
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Cristina Zoleo
IL ruolo
e responsabilità del sindaco di Belluno
Il
sindaco deve gestire un patrimonio pubblico di prima grandezza, una
macchina comunale articolata e costosissima, risorse finanziarie
cospicue; è chiamato a difendere l'economia di cui si nutrono i suoi
concittadini, ad offrire loro una sempre più elevata qualità di
vita.
Deve possedere capacità di sintesi e indirizzo della politica
comunale,avere una forte coscienza del ruolo provinciale del comune,
ma soprattutto dovrebbe essere leader indiscusso della propria
parte politica e riconosciuto come tale dalle forze avverse.
Antonio Prade
avvocato
Candidato sindaco per il Centro destra
info@quadernibellunesi.it |