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montana dell'Alpago ancora senza giunta.
Loredana Barattin
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La
statua di PomodoroMi corre
l'obbligo di entrare nel merito della mia proposta (insieme con il
Consigliere Uneddu) di vendere la statua del Pomodoro.
Premettendo che io non sono un critico d'arte (“e si vede” dirà
qualcuno), ma un semplice politico, vorrei qui cercare di rappresentare
le motivazioni che mi hanno spinto a proporre un ordine del giorno (a
settembre 2009) ed ora un emendamento al bilancio per esortare la Giunta
ad alienare la statua. Faccio presente ai mal informati che il bilancio
su cui è stato proposto l'emendamento è uno strumento di
programmazione per l'attività dell'Ente ed è, per sua natura,
preventivo. Ciò significa che la proposta emendativa non è da
considerarsi una perizia, ma una valore presunto di quanto l'Ente
potrebbe incassare nella vendita del bene. Quindi stia tranquillo il
Consigliere Perale che ha eccepito che adesso la Giunta andrà a
svendere la statua: il prezzo presunto (€ 270.000) indicato in
bilancio potrebbe essere benissimo superato se... dovessero esserci
molte richieste. Ricorderà il Consigliere Perale che già nell'Ordine
del Giorno io scrissi che la Giunta avrebbe dovuto attivarsi per
l'alienazione della statua con ogni strumento, finanche con eventuale
asta on line. Ora la struttura amministrativa del Comune potrà
individuare la modalità che possa portare il miglior incasso per l'Ente
Comunale.
L'artista
ricompra la sua opera?
Perché, allora, è stato proposto il valore di € 270.000?
Semplicemente perché, a seguito del più volte richiamato O.d.G.,
l'Autore si propose di riacquistare la statua all'identico prezzo di
vendita (al netto dell'IVA). Perciò ora la Città si attende che
l'Autore faccia quanto ha detto. Evidentemente, alla luce delle leggi
sulla trasparenza amministrativa, l'apparato burocratico avrà cura di
pubblicizzare adeguatamente le modalità di vendita della statua (data,
modalità, prezzo iniziale, ecc.), cosicché nulla toglie che ci possa
essere una vera e propria gara con la speranza, da parte mia, di poter
vedere lievitare l'incasso. Riassumendo: l'Autore è disposto a
riacquistare la statua per € 270.000, ma non è escluso che il prezzo
possa salire. D'altra parte il Consigliere Perale garantisce sul valore
dell'Artista (ed io non ho motivo per dubitarne), quindi posso presumere
che non ci sarà difficoltà alcuna a vendere la statua a ben oltre gli
attesi € 270.000. Se ciò avvenisse, io Consigliere Comunale di
maggioranza, non potrò che essere super contento: potremmo utilizzare
l'eccedenza in opere che, ne stiate certi, potranno essere sicuramente
utili alla città. Per quanto riguarda l'affarone richiamato dal
Consigliere Perale (svendere una statua a 270.000 dopo averla pagata €
260.000), la valutazione sarà data quando verrà venduta
(evidentemente, più alto sarà il prezzo di vendita, tanto più alto
sarà l'affare; tanto più basso sarà lo stesso, potrebbe sorgere il
dubbio che forse fu il costo d'acquisto eccessivo).
Le
spesi più necessarie
Quindi, non avendo
oggi la certezza di poter incassare tantissimo, rimane l'aspetto
politico: ha senso che la città paghi un mutuo (compreso di interessi
annui per circa € 10.000) per questa statua? Io ritengo di no: penso
che, se devo fare un mutuo, lo farei per altre opere (ad esempio: il
campetto da basket presso il parco Maraga, anche questo da me proposto e
votato favorevolmente dal Consiglio Comunale, il cui costo è di circa
€ 15.000). Ricordo anche che, rivendendo la statua, non rimango anche
senza soldi (come affermato dal Consigliere Perale): i soldi, in realtà,
NON sono nostri perché ci sono stati prestati dalla Cassa Depositi e
Prestiti. Si dice: restituzione di un debito, non credo che ciò sia
scandaloso. In conclusione una nota per l'Artista: non si senta
giudicato (tanto meno da me...), è solo una questione di uso di risorse
pubbliche.
Francesco
La Grua
Presidente Commissione I^ del Comune di Belluno
Belluno,
25 Marzo 2010
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Arnaldo Pomodoro Scultore
È considerato il più grande scultore contemporaneo italiano, molto
noto ed apprezzato anche all'estero. Le sue opere adornano città come
Roma Milano Torino Dublino Los Angeles Copenaghen
La statua di Pomodoro a Belluno
L'acquisto della statua non era stato anticipato da un progetto
finanziario e culturale che prevedesse un naturale allungamento
dell'offerta culturale per la città con altre opere ed artisti.
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Opera di Brustolon
Nonostante la mostra del 2009 sul Brustolon in Belluno città è forse
più noto il nome di Pomodoro, ma di entrabi forse non sappiamo
declinare neppure l'abc.
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Piazza dei Martiri a Belluno
Una piazza splendente che
rischia l'anonimato incapace com'è di offrire ospitalità non solo ai
bambini cui è vietata per la questione fiori, ma anche alle
manifestazioni culturali se non trasformandosi in un insieme di
orribilì baracche e baracconi.
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Il museo civico di
Belluno
Prenne attesa per un
progetto di rilancio
info@quadernibellunesi.it
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