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Un sondaggio di
Antonio Prade
Come
si costruisce un partito (2°)
Come
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Identikit
per un sindaco
Comunicato Stampa
Bilancio e partito di maggioranza
Circolo Antonio Della Lucia/ed
Approvato
il Bilancio preventivo del comune di Belluno. Bene il Sindaco
La
scuola di montagna,le responsabilità dei sindaci.
Frammenti
di cronaca politica
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Sergio Reolon
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La crisi economico-finanziaria
Intervista a
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o l'unione dei comuni
Lottizzazioni
e PATI
a Limana
Mutui
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Le colpe
di Silvano Tormen
Cronaca politica due:dalle balle di
Trento-Bond
alla scuola
La montagna disattenta:
Lettera all'amico del popolo
Agenda del sindaco
di Belluno: due incontri con il Direttore dell'ULSSn1
Partiti una cricca al potere: qualche idea per una
democrazia più compiuta
Secessione:
un gesto disperato e il fallimento politico di Bond,Trento e Reolon.
Lectio Magistralis
di
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e non ancora
L'agenda del
Sindaco di Belluno
Ora
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Lettera Aperta al Sindaco di Belluno
Sappada
Il referendum.
Bottacin e gli altri
Identikit
per un sindaco
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Piccoli comuni.
Nel Silenzio
di Antonio Ciotti
Sindaco di Pieve
interviene
Bortolo Mainardi
Lettera aperta
al sindaco di Pieve di Cadore
IL contrasto tra la
Lega e il Sindaco di Belluno
Una spaventosa possibilità
sull'accordo De Gasperi - Gruber
A Cortina un referendum per
approdare a Bolzano
IL tema degli "ultimi" ci
appartiene
La comunità
montana dell'Alpago ancora senza giunta.
Loredana Barattin
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politica
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I
sondaggi
necessari inutili dannosi
I sondaggi?
Sono di moda in questi anni.
Usati a
proposito, ma anche a sproposito e per imbrogliare.
Per avere le informazione necessarie a progettare un marketing di
successo, ma anche per confondere la gente.
Per verificare la bontà di una prassi in atto, ma anche per nascondere
incapacità o difficoltà progettuali.
Usati in politica
Usati dalle imprese.
Sfruttati
in ogni modo perché gli stessi ”numeri” possono essere giocati dai
manager e dai politici sul tavolo del consenso nei modi più contrapposti.
Il
sindaco Antonio
Prade
ci prova
Tanto
ci è venuto in mente leggendo oggi il Gazzettino che riportava gli esiti
di un sondaggio proposto ai propri concittadini dal Sindaco di Belluno.
Non pare fuori luogo, allora, interrogarsi non sui risultati del
sondaggio, non sulla buona fede del sindaco, ma sulla proponibilità di un
sondaggio su temi come le mostre a Palazzo Crepadona, i Parcheggi, il
Nevegal che hanno alla base impegni economici importanti che si sommano ad
altri , in parte più rilevanti, che il Comune ha, comunque, il
dovere di affrontare.
I criteri
per cogliere le priorità da affidare a questi problemi potevano essere
oggetto di sondaggio; ci pare fuorviante chiedere ai cittadini, invece, se
vogliono mangiare a mezzogiorno.
Se il
consenso è bulgaro
Le percentuali di consenso di tipo bulgaro, sulla possibilità di
continuare l'implementazione di nuove mostre a palazzo Crepadona, è la
conferma della sua inutilità.
Chi avrebbe potuto dire no a priori. Solo, forse, se alcune
considerazioni e dati di costo fossero stati comunicati prima ai
cittadini.
Da fonte autorevole abbiamo saputo, ad esempio, che il comune sembra non
disporre dei 120.000 euro necessari per smontare il cubo di palazzo
Crepadona, centro delle ultime mostre, che soffre di una progettazione
provvisoria e quindi nel tempo pericolosa e che l’idea di una nuova
rassegna sarebbe un modo per rimandarne a tempi più opportuni lo
smontaggio.
Sarà una mostra di Sebastiano Ricci ottenuta spostando nel “cubo” i
quadri oggi ammirabili nel museo cittadino. Costo dell'operazione 120.000
euro che potrebbero essere recuperati dalla Regione o dalla fondazione
Cariverona. Inutile ricordare che saranno ottenuti a scapito di altre
possibili iniziative.
Qualche domanda è, allora, necessario porsi assieme ad una valutazione sullo
stato economico-sociale-culturale della città
e del suo Centro Storico
I risultati della non politica e della
voluta
distruzione del Centro storico
-
Quale crescita culturale può vantare oggi la città dopo decenni di
mostre ?
- La nostra città oggi può definirsi produttrice di cultura o resta una
semplice consumatrice di mode culturali?
Decine di miliardi, calcolati nelle vecchie lire, sono stati spesi per le
mostre negli ultimi due decenni, ma
a guardare bene la situazione generale non pare felice.
- La
città manca di una vera biblioteca fruibile da tutti i cittadini
- In città sono stati chiusi quattro alberghi.
- I 2 bar principali del centro storico hanno alternato disavventure e
fallimenti
- Il commercio è dominato dal franchising.
- La città ha perso totalmente la sua identità commerciale con ciò
provocando danni al settore turistico delle vallate di montagna
- Non
sono più in città le strutture dell'Enel, della Telecom, della Banca
d'Italia
- Andranno fuori dal centro città, prima o dopo le strutture dell'U.L.S.S. e ,
si dice, quelle dell'artigiato
- Le
proiezioni filmiche sono marginali.
Non
serve un sondaggio per sapere
che nessun “evento” può sostituire una politica commerciale e
culturale che tarda ad avverarsi.
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Paolo Vitale
Attenti al Sondaggio!
Laterza editore
M
Donatella Campus
La comunicazione politica
Laterza editore
M
Colin Grouch
Postdemocrazia
Laterza editore
E' la mancanza dei partiti organizzati
il male peggiore della società bellunese.
Se mancano i partiti, manca il consenso su su un progetto di crescita
economico sociale e culturale della città
M
Colarieti - Guarino
Introduzione al marketing politico
info@quadernibellunesi.it
CZ
Belluno 20 aprile 2010
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