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a Belluno
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L'agricoltura
di montagna al collasso. Analisi di Edoardo Comiotto
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dei sindaci a Ponte nelle Alpi
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politica bellunese
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a regola d'arte di Flavio Bona
Eutanasia
dell'agricoltura di montagna.
La
qualità insuperabile del latte prodotto in quota
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Volti pagina. Incominci dallo statuto
Mercatino
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Bilancio 2009
Positivo
Per la seconda volta Bravo sindaco Prade
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Bilancio e partito di maggioranza
Circolo Antonio Della Lucia/ed
Approvato
il Bilancio preventivo del comune di Belluno. Bene il Sindaco
La
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Bellunese 3
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Sonora sconfitta per il presidente
Sergio Reolon
Politiche
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rivitalizzare il Centro Storico di Belluno
La crisi
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Intervista a
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La
cultura dei sindaci costruttori
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Le colpe
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Cronaca politica due:dalle balle di Trento-Bond
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Partiti una cricca al potere: qualche idea per una democrazia più
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Una spaventosa
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degli "ultimi" ci appartiene
La
comunità montana dell'Alpago ancora senza giunta.
Loredana Barattin
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In montagna il premio "unico"
a rischio per le piccole aziende.
Una occasione unica
L'Europa punta sulla professionalità, a Belluno si pensa a piccoli
sussidi di assistenza per una buona e dignitosa morte. Parliamo
dell'agricoltura di montagna e dei piccoli agricoltori quelli
cioè che esercitano l'attività con meno del 25% del reddito e del
tempo di lavoro dedicato all'agricoltura.
Su proposta della commissione europea e con decisione che andrà presa
dal governo italiano potrebbe
accadere che i sussidi dell'Europa vadano in futuro alle sole aziende che esercitano l'attività
agricola in maniera professionale. Abbiamo letto sul L'Amico del Popolo
del 29 novembre 2009 "è importante che tutti i
rappresentanti dei nostri agricoltori facciano lobby affinché la
decisione, che dovrà essere presa a livello nazionale, vada nella
direzione di salvare i premi anche ai piccoli imprenditori agricoli."
E' una proposta di eutanasia per
l'agricoltura di montagna.
Possiamo immaginare
un giovane che decide di continuare la piccola attività del padre
puntando sui contributi - variabili - dello stato o dell'Europa?
Sarebbe addirittura deprecabile.
Vorremo urlare no! Non si continui così. L'agricoltura di montagna,
proprio attraverso i contributi, versati a pioggia e una folle e
antiscientifica politica igienista è stata quasi del tutto seppellita.
Non abbiamo ,ormai quasi più latte formaggi, burro prodotti in quota.
La strada per aiutare l'agricoltura
di montagna, e con essa i piccoli produttore, anche chi ha solo 1000 mq
di terra, magari in affitto, è quella di impostare una
politica che imponga a)precisi disciplinari,
ma legati alla storia e cultura del territorio, per la produzione e conservazione dei
prodotti, b)che agevoli la creazione di strutture imprenditoriali efficienti ed efficaci, capaci di stare
nel mercato per la raccolta e la commercializzazione di questi prodotti,
c) che implementi patti contrattuali tra gli agricoltori e
le strutture locali del commercio turismo per offrire ai residenti
e ai turisti un'offerta di qualità e quantità adeguata, d)che offra
sgravi fiscali a chi si voglia mettere in questa rete
produttiva
e)Su queste strutture va incanalata l'assistenza finanziaria europea
statale regionale e locale
Chissà se la prossima campagna elettorale per le regionali saprà dire
qualcosa in merito.
Chissà se avremo qualche risposta dai sindacati degli agricoltori
Zanette Cristina
info@campedel.it
Belluno 3 Dicembre 2009
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m
Così
l'Europa
«Penso che sia
importante non perdere l’efficienza dell’agricoltura di montagna e
vedo con preoccupazione l’avanzata delle foreste.
Ecco perché sono disponibile a valutare proposte concretamente percorribili per il
sostegno specifico del settore». Luglio 2009
Mariann
Fischer
Commissaria europea per l’agricoltura
M
Val Zoldana
M
Val di Seren |
Belluno
in libreria
