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La crisi nel comune di Belluno non è solo il prodotto di una insufficiente cultura politica 
Politica è "Amare la propria città e amare tutti e ognuno i propri concittadini" 

Poche proposte alla politica per supplire alla deficienza e offrire luoghi di apprendimento

 

Altri articoli

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di Feltre ovvero l'agonia dell'agricoltura di montagna

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Quando non si ama si pretende. 
Brame confessate 
Qualche antidoto

Risolta la crisi 
Questi non li voteremo(mai)

La scuola di montagna,
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Unione di Comuni
un vulnus alla democrazia e all'efficienza

Già e non ancora
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Sindaco di Belluno

Come costruire 
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Partiti 
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Cronaca politica due:
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Lectio Magistralis
  di
Franco Posocco

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Identikit
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Piccoli comuni.

Nel Silenzio
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interviene
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Loredana Barattin

La crisi economico-finanziaria
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Mutui Sub-prime
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Gli articoli di
politica


Tutti gli articoli

 

 

Quando non si ama si pretende

In attesa delle decisione del PDL e del Sindaco Prade sulla crisi che ha coinvolto l'amministrazione comunale di Belluno ci permettiamo di riproporre ai nostri lettori le proposte che da sempre Il Circolo Antonio della Lucia indica  come qualificanti e imprescindibili per chi ama questa città e i suoi cittadini e voglia proporsi davvero come guida politica; proposte che comunque sono emerse di prepotenza come unica antitesi al comportamento dell'attuale classe dirigente comunale.
Il dato di fatto, da cui tutto nasce, limpido come il cielo delle nostre dolomiti dopo un acquazzone estivo, è che la crisi nasca da un innato “bisogno di sedie” di alcuni consiglieri comunali soggiogati da ambizioni, forse, poco meditate e mal risposte, un bisogno che peraltro ha sempre accompagnato buona parte della classe politica bellunese.
Niente di nuovo.
Niente di nuovo anche nel livello culturale e politico espresso nelle dichiarazione dei dissidenti. 
Qualcosa di nuovo, invece, è emerso dalle cose non dette e forse non pensate, dalle domande che i consiglieri comunali non si sono poste.
Perché la crisi dovrebbe essere risolta in sede politico partitica?
Perché alcuni consiglieri hanno chiamato in causa direttamente l'on. Maurizio Paniz ?
Perché non si è levata una voce a rivendicare l'autonomia degli eletti?
Perché il Presidente della commissione Bilancio non ha saputo nei tanti mesi a disposizione costruire una ipotesi di bilancio in continuo confronto con l'assessore competente, con il consiglieri comunali e con la città?
Perché non c'è stata alcuna assunzione di responsabilità da parte di consiglieri e assessori?
Perché in giunta è risultato così difficile, nonostante il grande lavoro svolto, lavorare in un clima di reciproco rispetto? 
Perché i consiglieri nominati dal sindaco hanno mostrato tanta inadeguatezza?
Noi, da tempo abbiamo indicato una possibile strada da percorrere per superare alla radice la situazione, quella che prescrive una completa e garantita incompatibilità tra cariche nel partito e cariche nelle istituzioni. Gli eletti nelle istituzione dovrebbero rispondere solo al corpo elettorale. Solo così l'eletto sarà costretto ad assumersi le proprie responsabilità, mostrando se veramente possiede capacità, cultura e amore per la propria gente; solo così gli sarà impedito di usare la propria carica per farsi eleggere, magari, al parlamento. Solo così si potrà estirpare quel bisogno di “raccomandazione” che, ormai, ha fatto presa sulla cultura dei bellunesi. Solo, così, la classe dirigente dei partiti, potrà dedicarsi fattivamente a progettare un futuro economico sociale condiviso e che offra prospettive al nostro Comune e di cui oggi non si ha proprio l'avvisaglia. 


Zanette Cristina
Circolo Antonio della Lucia

Belluno,11 Ottobre 2009

info@quadernibellunesi.it   

 

Il Municipio di Belluno

M

Bortoluzzi e Francesco La grua
Consiglieri comunali

M

On Maurizio Paniz

 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 


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Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia"